Sgominata banda di giovanissimi a Carrara: gestivano lo spaccio di droga su tutta la città
Sono undici in totale gli indagati. Nella cosiddetta "gang del bosco" coinvolti anche alcuni minorenni: il capo delle operazioni ne ha 23
Dopo mesi di minuziose indagini, i Carabinieri di Carrara hanno sgominato una giovanissima banda di spacciatori di Carrara. Una maxi operazione riguardante un gruppo di ragazzi - alcuni persino minorenni - ritenuti responsabili di un giro di spaccio di cocaina e hashish su tutto il territorio cittadino, in speciale modo sul litorale. Il gruppo gestiva ogni fase del processo, dalla produzione alla vendita.
L'inizio delle lunghe indagini
Le indagini sono state avviate in seguito al racconto di un 19enne, assalito e rapinato da due giovani nell'estate del 2022. Gli aggressori lo minacciarono e derubarono di una collanina d'oro. Una storia inizialmente però raccontata solo a metà dal 19enne, il quale aveva omesso che quanto accaduto era legato all'acquisto di hashish, per nascondere al padre - presente con lui in caserma - di essere un abituale assuntore di droghe. Approfondita la vicenda, i carabinieri hanno dato inizio all'attività investigativa.
In seguito alla visione di filmati e all'ascolto di intercettazioni telefoniche, i militari hanno portato alla luce una fitta rete di spaccio. Una banda di ragazzi giovanissimi, tanto che il capo delle operazioni era un 23enne di Carrara, già in passato coinvolto in questioni legate alla droga. Un gruppo criminale di ragazzi, alcuni anche minori, in grado di gestire una enorme piazza di spaccio. Il "mercato" più gettonato era quello di Marina di Carrara, nelle zone di movida dove la banda si radunava la sera per vendere sostanze stupefacenti ai clienti abituali, in special modo nelle serate del fine settimana.
Ricostruito il processo e arrestato il capo
Gli agenti hanno così ricostruito la "filiera": la droga partiva dall'abitazione del capo 23enne, base per riunioni e stoccaggio, dove veniva confezionata e ceduta ai membri della banda quotidianamente, visto il viavai continuo di ragazzi da quella casa. Dopo mesi ad osservarli, i militari hanno organizzato l'operazione riuscendo a sequestrare quasi 5 chili di hashish, nascosti sottoterra nella zona boschiva di Fossola. Da qui il nome dato al gruppo "la gang del bosco".
I carabinieri hanno anche effettuato diversi arresti in flagrante, anche durante la vendita di dosi di cocaina. Il primo a finire in manette era stato un cliente del gruppo che si era rifornito di 25 grammi di cocaina, poi gli uomini dell’Arma hanno preso di mira i componenti principali della comitiva di spacciatori. Dopo l’arresto del capo 23enne, che è stato preso in casa sua con cinquanta di dosi di cocaina e venti di hashish, oltre a tutto il materiale per pesare e confezionare le dosi, il gruppo ha cominciato a sfaldarsi, infatti successivamente sono stati fermati altri due suoi fidati collaboratori trovati in possesso di un chilo e mezzo di hashish che avevano recuperato dal nascondiglio nel bosco, per spostarlo altrove.
Gli altri arresti e gli indagati
Prima di loro, era stato arrestato anche un 17enne della zona di Avenza, che aveva nascosto in casa 800 grammi di hashish della stessa partita dopo aver ricevuto l’incarico di custodirlo. Stessa sorte è capitata ad un 24enne che abita nella zona di Sarzana (SP), che è stato preso dai militari dell’Arma con un altro chilo e mezzo di “fumo”. Altre piccole dosi sono state recuperate durante l’indagine dai vari acquirenti che venivano appositamente a Carrara per comprare droga dai giovanissimi pusher.
L’ultimo atto dell’indagine, si è tenuto lunedì mattina, quando i carabinieri hanno dato esecuzione alle misure cautelari firmate dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Massa nei confronti degli altri componenti della banda che erano scampati agli arresti dei loro complici nel periodo più “caldo” delle investigazioni. Sono dieci in totale gli indagati nel procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Massa per detenzione e spaccio e di stupefacenti in concorso, aggravato dal numero dei partecipanti e dalla complicità di minorenni, inoltre l’undicesimo indagato è il 19enne che all’inizio della storia aveva “inventato” la rapina ai suoi danni, che dovrà rispondere del reato di calunnia. Insieme ai maggiorenni, risultano coinvolti anche due minori.
Scoperta coltivazione in casa
Il giudice ha quindi disposto l’obbligo di firma per tutti i più fidati collaboratori del capo della banda che si trova tuttora in carcere, a cominciare da una coppia di fidanzati che abitano a Massa, 22 anni lui e 20 anni lei, che lo accompagnavano in auto a rifornirsi di elevati quantitativi di droga, oltre a partecipare attivamente alle cessioni delle dosi. Al 22enne, inoltre, è stato applicato l’obbligo di dimora a Massa per limitare ulteriormente la sua libertà di movimento, ma la sua posizione si è aggravata ulteriormente quando i carabinieri si sono presentati a casa sua per la notifica dei provvedimenti del giudice.
Durante la perquisizione, infatti, gli uomini dell’Arma di Carrara insieme al cane antidroga “Titan” del Nucleo Carabinieri Cinofili di Pisa-San Rossore, hanno scoperto che il giovane aveva ricavato nella sua camera da letto una stanza in cartongesso adibita a serra artigianale, dotata di lampade, aspiratori e termostati con dentro una coltivazione di undici piante di cannabis. Sono stati trovati nella disponibilità del 22enne più di due etti di marijuana già essiccata, più qualche dose di hashish, pertanto è stato arrestato e portato in carcere.