La polemica

Turismo, si cambia sugli affitti brevi e non solo. Ecco la nuova legge regionale

Approvate le modifiche al Testo unico del sistema regionale, ma gli addetti ai lavori alzano le barricate: "Legge incostituzionale"

Turismo, si cambia sugli affitti brevi e non solo. Ecco la nuova legge regionale
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Neanche il tempo di approvare le modifiche al Testo unico del sistema regionale, che le norme ad hoc sulle locazioni turistiche hanno fatto alzare le barricate degli imprenditori. Modifiche, che fanno da apripista ad una nuova gestione del turismo.

Adesso, chi vorrà gestire unità immobiliari ai fini turistici ne potrà gestire al massimo fino a 6 unità, altrimenti dovrà diventare  impresa con partita Iva. Non solo, gli alberghi, che tanto si sono battuti negli anni contro gli affitti brevi, potranno gestire civili abitazioni ai fini turistici, purché queste siano nel raggio dei 200 metri dalla struttura e nei limiti del 40% della propria capacità ricettiva. E poi ci sono le novità sui tanto discussi affitti brevi.

Cosa cambia?

L’innovazione introdotta dalla Regione Toscana prevede l’inserimento di un articolo che contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche.

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana

Tradotto: spetterà alle Amministrazioni locali se concedere o meno la registrazione di nuovi affitti turistici. L’obiettivo è quello di evitare il proliferare di nuovi Airbnb.

Un freno lo ha cercato di mettere anche il Comune di Firenze con le restrizioni in area Unesco per le locazioni turistiche. Decisione però con cui Palazzo Vecchio dovrà fare i conti a maggio davanti al Tar per rispondere ai numerosi ricorsi presentati contro il provvedimento.

Intervento incostituzionale

Ma guardando ad oggi e al testo unico del sistema regionale, non usa mezzi termini Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, per definire la nuova regolamentazione del governo toscano incostituzionale.

"L’amministrazione regionale non ha poteri in materia di locazioni, sia tradizionali che a scopi turistici", ha detto, promettendo battaglia.

"Siamo al teatro dell’assurdo. Da un lato – dice Fagnoni – prima il Comune di Firenze e ora la Regione si arrogano poteri di cui non dispongono, invitando i singoli Comuni a decidere autonomamente su una materia che non li compete. E contro queste nuove norme regionali noi siamo pronti ad opporci in ogni sede, come già fatto nel caso del regolamento per le locazioni turistiche della giunta Nardella.

Lorenzo Fagnoni, presidente Property Managers

Dall’altro, la regione che nel 2023 ha fatto segnare i maggiori volumi turistici in Italia continua a promuoversi nel mondo, anche direttamente, mediante le attività dei suoi assessori, ma poi invoca il dramma dell’overtourism che cambia il volto dei nostri territori. Ma se c’è una sovraesposizione della Toscana sul mercato turistico, perché continuare a spingere sulla promozione?

Il punto di fondo – conclude Fagnoni – è che sulle norme sugli affitti turistici l’unico soggetto competente è lo Stato. Tutti gli altri scatti in avanti sono da considerarsi destituiti di fondamento, adesso come in futuro".

Ma se a casa nostra le nuove regole fanno discutere, intanto all'estero, dalla Spagna, alla Francia, dai Paesi Bassi agli Stati Uniti, sono già state assunte restrizioni simili, anche se con soluzioni diverse.

Plaude alla nuova norma Dario Nardella

"Bene che Firenze sia presa ad esempio - ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella - . Siamo molto contenti che la Regione Toscana si stia avviando ad approvare una nuova legge che disciplina tra le altre cose il fenomeno degli affitti turistici brevi ispirandosi in particolare all’esperienza di Firenze e alle misure adottate in questi mesi per ridurre gli affitti turistici brevi a favore delle locazioni lunghe.

Dario Nardella, sindaco di Firenze

Per Nardella "purtroppo il mancato intervento del Governo con norme incisive ha mantenuto una situazione di totale deregulation che non consente alle amministrazioni locali di applicare strumenti efficaci per bilanciare la residenza duratura con gli affitti turistici brevi. A Firenze la norma urbanistica comincia a produrre alcuni effetti importanti ma non c’è dubbio che avere una legge regionale che garantisca una serie di norme semplici ma incisive può essere di grande aiuto.

Aspettiamo di conoscere nel dettaglio il testo della proposta di legge - conclude il sindaco - in modo da interagire con spirito ampiamente collaborativo e avere un testo definitivo che venga incontro alle proposte delle amministrazioni comunali".

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