E ora cosa succede?

Stop agli affitti brevi a Firenze, ma c'è chi giudica la delibera anticostituzionale

Promettono battaglia gli imprenditori sulla scelta della Giunta Nardella

Stop agli affitti brevi a Firenze, ma c'è chi giudica la delibera anticostituzionale
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C'è chi la definisce anticostituzionale. Chi come una violazione dei diritti dei proprietari e dei gestori. Si tratta della nuova delibera approvata in Consiglio comunale a Firenze, che vieta l'apertura di nuovi Airbnb in area Unesco.

Tutto dovrebbe entrare in vigore tra due mesi. Il condizionale è d'obbligo perché il via libera dipenderà anche dall'approvazione in seconda battuta in Consiglio comunale. Ma c'è chi promette battaglia.

Delibera anticostituzionale

“Riteniamo la delibera anti-Airbnb, votata in Consiglio comunale a Firenze, completamente sbagliata. È una scelta che va contro il liberalismo del mercato, che mostra caratteri anti democratici e anti costituzionali perché impedisce a imprenditori di inserirsi in città”.

Lorenzo Fagnoni, presidente Property Managers

Lo afferma Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, l’associazione degli imprenditori degli affitti turistici, in merito alla delibera votata in Consiglio comunale a Firenze.

"Quella del sindaco è una scelta fascista"

"Le decisioni in questo ambito spettano al Parlamento"

Il turismo rappresenta una fonte indispensabile per l’economia cittadina, non è limitando la sua crescita e i nuovi imprenditori che si risolve il problema: serve una visione più ampia, con interventi articolati che puntino a migliorare la qualità stessa del turismo. Il prossimo passo, altrimenti, quale sarà? Bloccare alberghi, ristoranti e negozi? Il rischio, o forse la certezza – dice Fagnoni – con questa decisione è di favorire il lavoro nero e numerose attività che comunque opereranno in città senza il rispetto delle regole che invece seguono tanti proprietari seri di immobili”.

Non ha dubbi il presidente di Property Managers Italia nel ritenere che la scelta sia sbagliata e che vada contro alla città di Firenze.

Non riteniamo che sia sbagliato regolare, lo è vietare. Per altro senza parametri alcuni che possano invece far parlare di equità in questa delibera – aggiunge il presidente di Property Managers Italia – Al contrario servirebbe inoltre valorizzare chi porta e ha portato in questi anni un beneficio alla città, recuperando con pregio immobili vuoti che erano da riqualificare ed hanno attratto anche un turismo positivo”.

“Come associazione – conclude Fagnoni – non ci tiriamo certo indietro: partecipiamo al tavolo del ministero del Turismo sugli affitti brevi stiamo lavorando con il governo nazionale ad una legge nazionale, perché le decisioni in questo ambito spetterebbero prima di tutto al Parlamento. Il sindaco Nardella ha invece scelto la scorciatoia localistica e propagandistica che porterà Firenze in un vicolo cieco”.

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