Ancora polemiche dopo la rottura del tabellone che ha sancito la sconfitta a tavolino per i Dragons
Ancora amara la serata di mercoledì per la Pallacanestro Prato Dragons che li ha visti perdere a tavolino quando un pezzo del canestro della palestra di casa ha ceduto nella partita di Gara2 dei play off contro Montecatini.
La Pallacanestro Prato Dragons a due giorni dalla sconfitta a tavolino ancora ripensa a quel canestro che ha sancito la loro sconfitta a tavolino.
Così sulla pagina ufficiale della squadra hanno scritto:
Ancora alcune precisazioni. Inutile scendere in polemica su di chi è la colpa per un fatto che come già detto, farà ricordare questo recente 18 maggio 2022, fra le pagine più tristi della Pallacanestro 2000 Prato. Purtroppo non è solo un problema di impossibilità di tenere all'interno di una vecchia palestrina scolastica, tutta l'attrezzatura per cambiare il cristallo che fa parte del tabellone di un canestro, perché se anche ci fosse stata questa attrezzatura, come appurato stamani nel sopralluogo dei tecnici intervenuti per la sostituzione, la gara non si sarebbe potuta disputare ugualmente. La frantumazione del cristallo è dipesa dalla rottura della struttura metallica che sostiene appunto canestro e cristallo (VEDI FOTO). Anche se la società fosse riuscita a sostituire il cristallo, alla prima pallonata si sarebbe rotto anche quello nuovo.
Purtroppo questa struttura, unica palestra omologata per la disputa di gare di C Gold, è ormai datata più di 40 anni!!!
A questo punto chi di dovere deve decidere cosa vuole fare dello sport a Prato perché i dirigenti (volontari non dimentichiamocelo!) delle oltre 200 società cittadine, non si accontentano più della medaglietta e della pacca sulla spalla, VOGLIONO PARI DIGNITA' con altre attività quali volontariato, cultura, ecc. perché pensano di meritarselo per l'impegno profuso e per la convinzione del valore sociale dello sport, soprattutto quello di base, nella sana crescita fisica e comportamentale dei giovani. E' importante anche l'aiuto alle attività produttive e turistiche della città. E che dire del ristoro agli oltre 2000 giovani istruttori, che accontentandosi di un piccolissimo rimborso, danno comunque sollievo alle famiglie, sgravandole come si dice a Prato, "per i propri vizi".
A questo punto l'Amministrazione deve decidere veramente quello che vuole investire in quello che io penso sia un patrimonio che poche altre città possiedono e che sarebbe vergognoso disperdere!