Susanna Ceccardi: Non ha senso definirsi antifascisti. Scoppia la polemica
La candidata del centrodestra Susanna Ceccardi risponde a un’intervista a Repubblica Firenze “Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944. Oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemico che non esiste”. E scoppia la polemica.
Susanna Ceccardi: Non ha senso definirsi antifascisti
La candidata del centrodestra in una intervista uscita oggi su Repubblica Firenze dichiara: “Io sono anti-ideologica. E vengo anche io da una storia rossa: ho una famiglia di tradizione di sinistra, il fratello di mio nonno era un partigiano e fu ucciso dai fascisti. Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944. Oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemico che non esiste. Sono dalla parte dei temi”.
La risposta
A commentare le dichiarazioni di Ceccardi è Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana:
“L’antifascismo è uno dei valori fondanti della nostra Costituzione, un valore quanto mai attuale oggi in presenza del risorgere di inquietanti forme di razzismi e fascismi di vario tipo. L’antifascismo non è un vezzo ideologico di una parte, l’antifascismo sta alla base della nostra democrazia e delle nostre istituzioni ed è grave non riconoscere questa cosa o sminuirla, soprattutto in una regione come la Toscana, che ha visto il protagonismo della Resistenza e ha pagato enormi tributi di sangue nella guerra di Liberazione. E’ grazie all’antifascismo se la Toscana è da sempre terra di democrazia, libertà, accoglienza. E’ una conquista dell’antifascismo se ci sono libertà d’opinione e libere elezioni democratiche, come quelle per le regionali toscane tra poche settimane, e se anche le donne possono votare o candidarsi a gestire la cosa pubblica. Col fascismo non era così. Vi pare la stessa cosa?”: