Forse una soluzione?

Il sindaco Nardella scrive al Governo: "Chiudiamo insieme la partita per la riqualificazione dello stadio Franchi"

L'obiettivo del primo cittadino di Firenze è quello di replicare anche nel capoluogo il "modello Venezia"

Il sindaco Nardella scrive al Governo: "Chiudiamo insieme la partita per la riqualificazione dello stadio Franchi"
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Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha scritto una lettera ai ministri Fitto, Giorgetti e Piantedosi. Nella lettera il sindaco ripercorre gli eventi degli ultimi mesi relativi alla riqualificazione dello stadio Franchi di Pier Luigi Nervi, originariamente finanziato dal Ministero della Cultura con fondi PNC nell’ambito del Progetto Grandi Attrattori Culturali e dal Ministero dell’Interno con fondi PNR-PNC nell’ambito dei Piani Urbani Integrati.

Le tappe della vicenda sono note, a partire dalle criticità emerse informalmente il 14 marzo 2023, manifestate informalmente dal governo italiano ai Comuni di Firenze e Venezia a seguito di alcune interlocuzioni avute tra la Cabina di Regia PNRR e i Servizi della Commissione Europea e relative alla quota di finanziamento prevista nei Piani Urbani Integrati (a Firenze per il contributo di 55 milioni assegnato nell’aprile 2022).

Da allora le interlocuzioni tra il Comune di Firenze e il governo sono andate avanti alla ricerca di possibili vie di uscita dall’impasse, in una fase in cui - per rispettare i tempi imposti per i fondi PNC e PNRR - erano già avviate le procedure di gara. Fin dall’aprile 2023 il Comune aveva suggerito, quale possibile soluzione per superare le criticità emergenti, quella di porre le quote relative agli impianti sportivi di Firenze e Venezia a valere esclusivamente sul fondo PNC, riservando i contributi PNRR agli altri interventi dei Piani Urbani Integrati.

A maggio il governo è andato avanti con il definanziamento, ma allo stesso tempo ha chiesto al Comune di individuare alcuni interventi, anche già finanziati con altri fondi, dove poter indirizzare i contributi PUI, così da liberare risorse da poter destinare all’intervento di riqualificazione dello stadio. S

u questo l’amministrazione comunale si è subito attivata, ma i tempi si sono allungati e, in attesa di risposte, si è trovata costretta, nell’ultimo giorno utile, a presentare ricorso contro il provvedimento di definanziamento, anche in considerazione della spesa di circa 8 milioni già sostenuta per progettazioni, verifiche ed intervenenti propedeutici alla riqualificazione dello Stadio Franchi.

Pochi giorni dopo, a inizio luglio, si è appreso che al Comune di Venezia erano stato riassegnati i finanziamenti precedentemente tolti, imputati non più agli impianti sportivi ma a differenti progetti già finanziati dal Comune stesso. Il tutto a valere sulla sola quota PNC, in sostanziale analogia con quanto richiesto e suggerito dal Comune di Firenze.
Grazie alle risorse liberate dal contributo statale, il Comune di Venezia ha potuto destinare le nuove disponibilità economiche agli impianti sportivi, che dunque, almeno nella forma, non possono dirsi finanziati dal Governo.

"Si trovino soluzioni sul modello Venezia"

Dopo la soluzione per Venezia, il Comune di Firenze ha inviato a tutti i ministri ancorché informalmente delle soluzioni sul “modello Venezia”, chiedendo di finanziare un pacchetto di opere già previste nella programmazione per la riqualificazione della città di Firenze consentendo di liberare risorse da destinare alla riqualificazione dello stadio.
L’intento della lettera di oggi è sempre collaborativo, per definire la situazione della Città di Firenze con l’attivazione di un tavolo tecnico per analizzare e discutere la proposta già informalmente inviata lo scorso luglio, e che prevede, in stretta analogia a quanto già fatto per Venezia, l’assegnazione del contributo di 55 milioni ad altri progetti del Comune di Firenze.

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