La mostra

Lo Studio d'Arte Moderna Il Fiore raddoppia

Aperta una seconda filiale a Montecatini di fronte al Kursaal

Lo Studio d'Arte Moderna Il Fiore raddoppia
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Lo Studio d’Arte Moderna Il Fiore è una bellissima istituzione per la città termale, una galleria che da oltre trent’anni propone opere d’arte moderna di altissima qualità e detiene la collezione più importante dei quadri di Sergio Scatizzi, oltre ad avere sul maestro l’archivio più accurato esistente al mondo.

Un’attività così longeva ha dovuto fare i conti, in questi anni, con la crisi che ha colpito il mercato dell’arte e più in generale con i problemi economici delle società occidentali, eppure è passata indenne in queste vere e proprie bufere finanziarie, che hanno messo a terra non solo i comuni cittadini, ma molti altri competitor nel campo dell’arte.

Ma qual è la ragione di questo successo, che adesso si è esplicato con l’apertura di un secondo punto espositivo?

Forse non è una soltanto. Più che altro bisogna guardare ad un insieme di ragioni.

In primis la grande professionalità di Alberto Diolaiuti e della sua famiglia che da sempre porta avanti con grande passione l’attività.

Vorremmo aggiungere, secondariamente, la serietà (che fa rima con professionalità) che dovrebbe essere scontata, a prescindere, in ogni attività, ma che purtroppo nel campo dell’arte alle volte latita. Nel caso della Galleria Il Fiore professionalità e serietà vanno a braccetto da trent’anni e sono un po’ lo stilema del titolare.

In terzo luogo è sicuramente una carta vincente la qualità dell’offerta artistica, che si rivolge a veri intenditori dal “palato fino” amanti del Novecento e che fa il paio con l’accurata ricerca con cui vengono selezionate le opere per la galleria.

Viste le premesse, non poteva che essere estremamente raffinata la selezione per la mostra con la quale Il Fiore ha deciso di inaugurare il suo secondo punto espositivo in via Roma 27/a (ricordiamo che la sede storica è rimasta in Viale Adua 24 tel. 0572910143) proprio di fronte al Kursaal. Per l’occasione è stata allestita una collettiva

I quadri esposti sono tutti di pittori della galleria, da Guido Borgianni a Giuseppe Menozzi, passando per Mario Cavaglieri, Nico Paladini, Rodolfo Ceccotti, Guido Peyron, Enzo Faraoni, Enzo Pregno, Silvio Loffredo e naturalmente Sergio Scatizzi.

Il nuovo spazio sarà, in seguito, prevalentemente dedicato ad esposizioni e mostre tematiche.

In occasione dell’inaugurazione abbiamo scambiato due parole col titolare, Alberto Diolaiuti che ci ha illustrato la situazione attuale.

Il mercato non protegge più i pittori storicizzati – ci ha spiegato -, soprattutto nella nostra terra, paradossalmente, dove l’arte è maestra per tutto il mondo. Proprio adesso, che il Novecento è ormai un secolo sempre più presente e apprezzato per la pittura e la scultura, ci vorrebbe più tutela per il patrimonio artistico, soprattutto per le opere della fine del Novecento fino ai primi decenni degli anni 2000. Il continuo della galleria nella nuova filiale è da vedersi come una provocazione rispetto a quello che viene presentato nel mondo dell’arte. Dimenticando le origini, infatti, viene definito “nuovo” anche quello che è stato scartato già nel secolo scorso, senza che ci sia una categoria filtrante capace di fare una selezione di qualità. Così facendo, il modo artistico ne uscirà indebolito perché incapace di valutare esteticamente la produzione di un momento che definirei assolutamente decadente”.

Per concludere guardiamo un po’ alla storia della galleria d’arte Il Fiore.

È stata fondata nell’ormai lontano 1989 (ben 34 anni fa!) da una felice intuizione di Alberto Diolaiuti e Carla Grossi e per la sua inaugurazione scelse di omaggiare Ottone Rosai, mettendo subito in chiaro quale sarebbe stata la sua vocazione futura. Il nome però le fu dato su suggerimento del Maestro Sergio Scatizzi, riprendendo quello che era già stato di una famosa galleria di Firenze esistita tra il 1942 ed il 1974: “Il Fiore” di Corrado Del Conte, voluta proprio da Rosai. Nelle mostre successive all’inaugurazione la nuova galleria messe subito in chiaro però che le prospettive e gli intenti erano diversi dalla sua omonima fiorentina, stante anche il periodo storico differente. Infatti tali mostre furono: “Dedicate – ci ha ricordato Alberto Diolaiuti - a pittori caratterialmente fiorentini, quindi per adozione, ma ad essa ispirati, vivendola ed amandola per tutta la loro vita”.

Agli iniziali Enzo Pregno, Guido Peyron, Ugo Capocchini, Silvio Loffredo e Guido Borgianni stati certamente i primi ad essere esposti, ma subito raggiunti da altri artisti di valore molto apprezzati dalla galleria come: Mario Cavaglieri, Mario Marcucci, Mino Maccari, Rodolfo Ceccotti, Mirando Iacomelli, Nico Paladini, Folco Chiti Batelli, Enzo Faraoni, Venturino Venturi, Emanuele Cavalli, Nino Tirinnanzi.

Discorso a parte lo merita il maestro Sergio Scatizzi che è sempre stato e rimane il principale pittore presente in galleria un artista che, al di là dei legami di parentela, è sempre stato un punto di riferimento, un vero e proprio faro per l’attività della galleria.

Detto ciò, non resta che andare a visitare la nuova filiale, la cui mostra rimarrà aperta fino al 15 luglio, della galleria per apprezzarne le molte opere presenti.

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