La grande bellezza

Inaugurata la nuova (imponente) opera del maestro Manzi: il 17 marzo saranno svelate le 14 formelle della via Crucis

Quella dell'artista di Campi Bisenzio è un’arte senza pari, capace di emozionare chiunque richiamando, ogni volta, il senso della vita

Inaugurata la nuova (imponente) opera del maestro Manzi: il 17 marzo saranno svelate le 14 formelle della via Crucis
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Quella di Antonio Manzi è un’arte da sempre capace di superare i mali, farci riflettere, riscoprirci e ritrovarci. Nella sua arte non si coglie, subito e d’impeto, il segno dell’artista ma anche (e soprattutto) la mano di Dio.

Inaugurata la nuova (imponente) opera del maestro Manzi

E’ stato così anche domenica scorsa quando, alla presenza di circa 100 persone, all’interno del museo Antonio Manzi di Campi Bisenzio, è stata svelata la nuova, imponente, opera.
Circa due metri di altezza per una scultura in ceramica che ha letteralmente tolto il fiato.
Un’opera inedita, di color rosso, realizzata grazie a preziose maestranze che hanno consentito al maestro di raggiungere il risultato: l’opera, infatti, è stata realizzata in circa 30 blocchi poi sapientemente assemblati insieme per dar vita a quella che, indiscutibilmente, è già entrata a far parte dell’olimpo delle migliori opere realizzate dal maestro.

I primi campigiani che hanno donato un’opera

Ma questo non è tutto. Domenica scorsa, infatti, oltre alla cerimonia di svelatura dell’opera si è assistito ad un altro momento davvero significativo. Dopo le tante donazioni pervenute da tutte le parti del mondo (l’ultima direttamente dall’America con Lisa e Richard Altig) per la prima volta due campigiani hanno acquistato e scelto di donare al museo un’opera, anche quella in ceramica. Si tratta di Manuela e Lauro Degli Innocenti.

Un gesto prezioso e davvero importante, particolarmente apprezzato dal maestro con la speranza che tanti altri campigiani possono seguire il loro esempio così da consentire al museo di arricchirsi ed impreziosirsi sempre di più.

Le foto

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Grande attesa per la svelatura della Via Crucis

Il maestro, lo sappiamo bene, non smette mai di stupirci. Ed ora, già passato in cavalleria il grande evento di domenica scorsa, l’attenzione è tutta concentrata su venerdì 17 marzo quando, alle 17 presso la pieve Santo Stefano di Campi, si terrà la Santa Messa, alla presenza del cardinale di Firenze Giuseppe Betori.
Nell’occasione saranno svelate le 14 formelle in bronzo, di grande formato, che raffigurano le stazioni della Via Crucis.

“Realizzare una Via Crucis – ha confidato Manzi – era un sogno che custodivo nel cuore, nel 1990 mi era arrivata una richiesta dalla parrocchia di San Cresci di Campi ma non mi sentivo pronto e così rifiutai dando il nome di un altro artista che avrebbero potuto consultare per realizzare l’opera. In quegli anni – ha continuato – non disponevo di quella preparazione di fede e di quell’esperienza artistica su cui, invece, posso contare oggi, all’alba dei miei primi 70 anni che festeggerò tra pochi giorni".

Quella di Manzi è un’arte senza pari, capace di emozionare chiunque richiamando, ogni volta, il senso della vita.

Un’arte che ci aiuta a riscoprire quell’amore verso la vita e verso Dio, come una fiaccola accesa che guida, veglia e lotta nelle tenebre.

Francesco Amistà

 

 

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