la polemica

"Il testimone", dopo Bologna anche Firenze scarica il film pro Putin

Il lungometraggio sarebbe dovuto essere proiettato al teatro dell'Affrattellamento. Dura la condanna di FirenzeRinasce, promotrice dell'evento: "Non ci faremo zittire"

"Il testimone", dopo Bologna anche Firenze scarica il film pro Putin
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Tanto tuonò, che piovve. E' stata annullata la proiezione del film "Il Testimone" al teatro dell'Afrattellamento a Firenze. Sul caso era intervenuto anche il sindaco Dario Nardella, che aveva messo il veto. Il primo cittadino aveva parlato di "incitamento all'odio". La decisione del consiglio direttivo del teatro è arrivato nella giornata di ieri, domenica 28 gennaio 2024, dopo aver visto il lungometraggio russo in anteprima. La pellicola racconta l'invasione dell'Ucraina, ovviamente dal punto di vista russo.

Dura la condanna di FirenzeRinasce, promotrice dell'evento.

"Prendiamo atto della decisione degli amici del teatro Affratellamento di non proiettare il film il testimone. La decisone è il frutto del gravissimo intervento censorio di Dario Nardella. Evidentemente, vista la inelegante allusione del sindaco ai fondi che il comune concede al Teatro, l'Affratellamento ha pensato di non poter continuare serenamente la propria missione.

"Non ci faremo zittire" , hanno tuonato, promettendo nuove date.

"Nei prossimi giorni comunicheremo la nuova data e la sala dove proiettarlo il film. Anche perché oltre 400 persone si erano già prenotate per la visione di un film che, lo ripetiamo, è un’opera di arte cinematografica, criticabile come tutte le opera d’arte, ma certo con nessuna intenzione di istigare all’odio.

La censura contro la proiezione del film si inserisce in un buio clima di intimidazione, negli ultimi giorni ha registrato altri episodi quali la censura del sindaco di Bologna contro il medesimo film Il testimone, l'impedimento di tenere a Lucca di un convegno sul nuovo ordine mondiale, la cacciata di un'iniziativa dell'ANPI dalla casa del Popolo di Grassina e il tentativo non riuscito, da parte del Ministero dell'Interno di impedire ieri, Giornata della memoria, le manifestazioni di solidarietà con i Palestinesi".

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