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Firenze, 42enne trovata senza vita nel Parco delle Cascine: "È un grande dolore". Disposta l'autopsia

La donna era seguita dal Serd di Firenze per tossicodipendenza. L'ipotesi più accreditata resta la morte per arresto cardiaco

Firenze, 42enne trovata senza vita nel Parco delle Cascine: "È un grande dolore". Disposta l'autopsia
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Nel parco delle Cascine di Firenze una donna italiana di 42 anni è stata trovata senza vita nella mattina di ieri domenica 28 gennaio 2024. Il corpo della vittima giaceva su alcuni cartoni in viale degli Olmi quando è stato notato da alcuni passanti.

Ipotesi arresto cardiaco

La donna, nata nel 1981, era conosciuta alle forze dell'ordine come tossicodipendente e frequentatrice abituale delle Cascine dove gravitano numerosi spacciatori. Sono stati appunto alcuni passanti ad allertare i soccorsi ma quando è intervenuto il personale sanitario del 118, verso le 9.20, per la donna non c'era più niente da fare.

Da un primo esame del corpo, non sarebbero stati rilevati segni di violenza esterna e l'ipotesi al momento sarebbe quella dell'arresto cardiaco. Il pm intanto ha disposto l'autopsia per avere una conferma definitiva su quanto accaduto. La salma si trova ora all'Istituto di Medicina legale di Careggi.

"Un grande dolore"

"La donna non era una senzatetto, né era priva di parenti ma era una persona con problemi di dipendenza - spiegano da Palazzo Vecchio in una nota ufficiale -. Era seguita dal Serd per problemi di dipendenza. Negli anni era stata in varie comunità, l'ultima in Mugello, dove era dal marzo 2023 ma si è allontanata ieri. Appena uscita è stata intercettata dai volontari che hanno proposto di accompagnarla in una struttura ma nonostante vari appuntamenti fissati e rinviati per l'ingresso, la donna non si è presentata e non ha dato più notizie".

A commentare la morte della 42enne è stata anche Sara Funaro, assessore al Welfare. "È un grande dolore - ha ammesso -. La notizia di questo decesso ci addolora profondamente. Si tratta di una persona seguita attentamente dal Serd, dagli operatori e dai volontari. Purtroppo le situazioni che coinvolgono le dipendenze sono molto complesse. È fondamentale lavorarci sopra, negli ultimi anni questo fenomeno sta tornando sempre più preoccupante", come riporta La Nazione.

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