Verniotto aggredito in pieno centro a Prato
"So chi è stato e secondo me si è trattata di un'aggressione su commissione. Ora vado a denunciare tutto".
Terribile disavventura ieri sera 15 gennaio per Yuri Storai, di Montepiano (Vernio) che è stato aggredito in pieno centro a Prato, in via Garibaldi.
Verniotto aggredito in pieno centro a Prato
Erano intorno alle 20.30 di ieri sera, 15 gennaio: "Ero a Prato, in centro, e da via Garibaldi stavo andando a riprendere l'auto in piazza Mercatale".
Queste le prime parole di Yuri Storai, che si trova al pronto soccorso in attesa di accertamenti per l'aggressione subita ieri sera in pieno centro da un gruppetto di 4-5 persone.
"Mentre stavo andando a prendere l'auto - ha spiegato lui - sono passato davanti a un gruppetto di persone. Uno di questi l'ho anche riconosciuto perché è di Vaiano".
E mentre passava, come ha spiegato Storai, questo lo guardava e ha detto rivolto ai suoi amici: "E' lui quello che ce l'ha" e hanno poi nominato due donne con cui effettivamente Storai nei giorni scorsi ha avuto una discussione online.
"Poi rivolto verso di me - ha continuato Storai - mi ha detto "Loro non le devi toccare o ti ammazzo". Poi mi si sono avvicinati tutti insieme e hanno iniziato ad aggredirmi. Il loro intento era quello di portarmi verso le logge. Hanno provato a trascinarmi, probabilmente per picchiarmi indisturbati al buio lì sotto così da non farsi vedere. Però io ho iniziato subito a difendermi. E' iniziata così una colluttazione tra calci e pugni. Poi alcune persone hanno iniziato ad avvicinarsi e questi sono scappati velocemente. Ho preso vari calci e pugni, tanto che ho il labbro spaccato e ho dolore in più parti del corpo. Allo stesso modo ho la mano gonfia perché cercando di difendermi devo aver tirato qualche pugno anche io".
Una notte a pensare a cosa fare, consultandosi con alcune persone quella appena passata da Storai che adesso si trova al pronto soccorso proprio per farsi refertare l'aggressione.
La decisione dopo una notte insonne
"Ho deciso di andare a sporgere denuncia. Poi ovviamente saranno altri a dire di cosa si è trattato effettivamente, ma ho deciso di non lasciar correre perché quando dalle minacce verbali si passa a quelle fisiche non si può più far finta di niente. Oltretutto questi hanno fatto dei nomi ben precisi e per me quindi si è trattato di un'aggressione su commissione, anche se poi starà ad altri ovviamente giudicare".
Ma non è stata una decisione facile:
"So, avendo riconosciuto alcune persone, che rischio a denunciarle e magari mettermele contro. Ma io non sono uno che sta zitto e fermo e penso che queste cose vadano denunciate subito. Voglio andare a fondo e capire se effettivamente è stata un'aggressione su commissione".