LA RICOSTRUZIONE

Una candela accesa per il blackout la causa dell'incendio mortale di Livorno

Nel rogo scoppiato al palazzo di viale Città del Vaticano 86 è deceduto il 60enne Milco Santini. A nove il bilancio dei feriti

Una candela accesa per il blackout la causa dell'incendio mortale di Livorno
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Una notte drammatica quella vissuta al palazzo popolare di viale Città del Vaticano numero 86 alla Scopaia a Livorno. Da una candela accesa per fare luce durante un blackout elettrico, è nato l'incendio che ha divorato un appartamento e il cui fumo ha invaso l'intero condominio provocando la morte di Milco Santini, operatore Aamps di 60 anni, intossicato come altre sette persone ora ricoverate in ospedale. Tra di esse anche la madre della vittima, Isabella Capodicasa, 80 anni, fatta evacuare grazie all'intervento dei vigili del fuoco.

L'accaduto

Il palazzo dove abitano 11 famiglie e 20 persone in affitto da Casalp - titolare della gestione del patrimonio edilizio Erp - è adesso completamente inagibile. Dovranno passare alcuni giorni prima che tutti possano far ritorno presso le proprie abitazioni, dopo averle evacuate d'emergenza col terrore nel cuore attorno alla mezzanotte fra martedì 27 e mercoledì 28 febbraio 2024.

I vigili del fuoco, intervenuti immediatamente, sono riusciti a salvare la quasi totalità delle persone presenti facendole evacuare con l'autoscala. Purtroppo non c'è stato nulla da fare per Santini, provato a rianimare sul posto oltre che in ospedale ma il fumo inalato era già stato troppo. Arrivato in arresto cardiaco al pronto soccorso, è deceduto poco dopo probabilmente, per l'appunto, a causa dell'intossicazione.

Le fiamme sarebbero scaturite da una candela accesa a causa del blackout elettrico. A prendere fuoco inizialmente potrebbe esser stato un divano o un letto, poi le fiamme si sono propagate rapidamente. Il rogo è nato in un appartamento del primo piano dove abita una coppia seguita dal servizio di salute mentale dell'Asl, la quale non avrebbe avuto coscienza di quanto stesse accadendo fino a quando la situazione non era ormai diventata irrecuperabile. Della coppia, la donna è riuscita a mettersi in salvo da sola mentre il marito sarebbe stato trascinato fuori da un vicino di casa.

Il dolore del fratello

Il bilancio totale dei feriti tra intossicati e contusi - in particolare due vigili del fuoco durante le operazioni di soccorso - è di nove persone. Sei di queste sono ricoverate a Livorno, una a Cecina e una donna di origini tunisine si trova invece al Cisanello di Pisa poiché con condizioni respiratori problematiche.

Restano in gravi condizioni un uomo di circa 60 anni e la madre della vittima sulle cui condizioni si è espresso anche il fratello di Milco, Stefano Santini, sul proprio profilo Facebook.

"Faccio veloce capolino qui per dare l’informazione ai molti tanti che ci chiedono la partecipazione all’ultimo saluto al nostro caro fratello Milco. Il corpo del nostro amato fratello è a disposizione della magistratura, appena ci sarà reso vi comunicheremo la data e orario del funerale. A nome mio e di mia sorella vi ringraziamo per le vostre belle parole di vicinanza e affetto. Nostro fratello era una persona buona, tantissimo, e noi gli abbiamo voluto un bene immenso. Mamma è sotto osservazione in buone mani, questo ci fa sperare".

 

Aperte indagini

La procura intanto ha aperto un fascicolo sull'incendio, sebbene per adesso senza alcun indagato. I due appartamenti maggiormente coinvolti - quello dove è scoppiato il rogo e quello della vittima - sono stati sequestrati dal PM. Oggi potrebbero essere eventualmente iscritti i primi indagati, mentre - come spiegato dallo stesso Stefano Santini - il corpo della vittima è a disposizione della magistratura che potrebbe anche disporre l'autopsia.

Nel frattempo, delle undici famiglie coinvolte, otto hanno trovato una sistemazione da amici o parenti e tre hanno invece chiesto aiuto all’ufficio casa del Comune e alla stessa protezione civile. Per loro è stato trovato un alloggio in un albergo pagato dall'amministrazione.

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