Trovato morto il maratoneta Rubayta Siragi, ucciso a botte in Kenia
Si sospetta che l'omicidio sia avvenuto per una storia di gelosia, indagato uno sportivo
Il maratoneta Rubayta Siragi è stato ucciso a 34 anni in Kenia, nella città di Iten dove era tornato a vivere da poco, al termine di violenta lite in cui era rimasto coinvolto con un altro sportivo. L’uomo si era ingelosito e sospettava una relazione con la sua fidanzata, la ex del corridore. Così lo ha aggredito la sera del 17 agosto, riempiendolo di calci e pugni così inauditi che lo hanno ridotto in fin di vita. Siragi è stato trovato morto sul ciglio della strada e, nonostante siano giunti i soccorsi, non c’è stato più niente da fare.
Sul fatto sta indagando la polizia keniota perché alcuni passaggi dell'accaduto vanno chiariti.
In questi giorni la morte del maratoneta ha fatto il giro d’Italia e soprattutto in Toscana, dove aveva vestito la maglia della società dell’Atletica Castello di Firenze, raggiungendo ottimi risultati. Sarebbe dovuto venire a breve in Italia per altre competizioni sportive.
“Apprendiamo con grandissimo sconforto e dispiacere la notizia della scomparsa improvvisa del nostro ex compagno di squadra Rubayita Siragi - scrivono sul sito ufficiale della società sportiva -. Ci ha sempre dimostrato di essere una grande persona e di grande umiltà oltre ad essere un ottimo atleta. Per alcuni anni assieme alla sua connazionale Francine Niyomukunzi, ha vestito la nostra maglia. Da non molto era tornato in Kenya, ad Iten. Non sono ancora chiare le dinamiche dell'avvenuto ma se è successo come riportato da alcune nostre fonti, ci viene da dire: non si può, non si deve morire così. Che la terra ti sia lieve Siragi”.