Morì per un pugno dopo il concerto dei Subsonica: c'è un nuovo arresto
In manette un secondo facchino che sferrò un colpo ma non fu quello mortale: è accusato di lesioni
C’è un'altra svolta nell'indagine per la morte di Antonio Morra, 47 anni, l’operaio residente a Pistoia che perse la vita per le conseguenze di un’aggressione avvenuta la sera dell’11 aprile scorso all’uscita del Mandela Forum, a Firenze al termine del concerto dei Subsonica.
Un altro uomo ai domiciliari
Il gip di Firenze ha emesso una misura cautelare ai domiciliari nei confronti di un dipendente di una ditta di facchinaggio impegnata nel palasport fiorentina, la stessa azienda per cui lavorava il primo arrestato, il 49enne Ibrahimi Senad, fermato il giorno successivo all’aggressione con l’accusa di aver sferrato il pugno mortale.
Non è accusato di omicidio
Il secondo arrestato è un italiano di 29 anni, anche lui ha diversi precedenti penali: è accusato di lesioni gravissime ma non di omicidio: avrebbe sferrato un pugno al volto della vittima, pochi istanti dopo il collega, ma il colpo - almeno stando alle prime conclusioni del medico legale - non avrebbe avuto una diretta conseguenza sulla morte. Anche su questo fronte, gli accertamenti non sono comunque ancora chiusi: la posizione del secondo uomo finito in manette resta particolarmente delicata.
Il video della morte
Una morte assurda, quella di Morra. Consumata in una manciata di secondi. In un video agli atti dell’inchiesta lo si vedeva discutere con la moglie, seduto sulle rampe di uscita del Mandela Forum, poi alzarsi con passo barcollante e raggiungere un capannello di persone: qualcuno di quel gruppo, stando alla ricostruzione degli investigatori, gli avrebbe urlato di smettere di gridare. Da cui una breve discussione, durante la quale avrebbe estratto un piccolo coltello, poi alle sue spalle era sopraggiunto Senad, rifilandogli un pugno potentissimo. Una volta arrestato, l'uomo aveva da subito parlato di altre percosse, circostanza su cui a lungo si sono concentrate le indagini della squadra mobile fiorentina. Questa mattina, appunto, il secondo arresto.
La famiglia e gli hobby della vittima
Morra era padre di tre figli (uno di appena sei anni) e viveva a Pistoia da qualche anno. Nato a Potenza, era innamorato di Napoli e del Napoli. Nel suo profilo, oltre a frasi e citazioni («Proteggi e custodisci il tuo cuore con ogni cura e più di qualsiasi altra cosa») ci sono molti video sul calcio e, in primo piano, il terzo scudetto dei partenopei. Faceva l’operaio: in una delle foto che ha condiviso sul suo profilo Facebook, lo si vede sorridente al lavoro, mentre manovra un muletto in un magazzino.