CRONACA

Il nuovo volto di Campi Bisenzio

E’ entrato nel vivo il procedimento per l’adozione del piano strutturale, il documento che andrà a ridisegnare la città di Campi Bisenzio fino al 2035.

Il nuovo volto di Campi Bisenzio
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E’ entrato nel vivo il procedimento per l’adozione del piano strutturale, il documento che andrà a ridisegnare la città di Campi Bisenzio fino al 2035. Giovedì scorso, in una lunga seduta del consiglio comunale, sono state discusse e votate le oltre 115 osservazioni presentate oltre ai vari contributi inviati dalla Regione Toscana, la città metropolitana, la Soprintendenza o da altri enti che hanno specifiche competenze in materia di pianificazione territoriale. La maggior parte delle osservazioni sono pervenute da privati, mentre tre osservazioni sono state inviate dagli uffici comunali.

L’osservazione sullo stadio della Fiorentina in viale Allende

Tra le osservazioni più rilevanti, sicuramente, occorre annoverare quella presentata dalla città metropolitana di Firenze che fa riferimento alla conferenza di copianificazione dell’area sportiva con annesse funzioni secondarie della Fiorentina. La città metropolitana ha ricordato che la previsione del nuovo centro sportivo deve risultare coerente con particolare riferimento alla dispersione insediativa e preservare gli spazi aperti inedificati, qualificando gli insediamenti di margine.

A tal fine è stato ritenuto che la quantità di nuova edificazione debba essere collocata sul margine nord o sud dell’area in prossimità delle aree edificate esistenti, lasciando libere le visuali da e verso il parco di Villa Montalvo ed evitando l’insediamento di strutture fuori scala rispetto al contesto territoriale. E’ stato poi ritenuto necessario verificare la compatibilità delle aree integrative le funzioni previste nel parco della Piana, rinviando la definizione di funzioni e dimensionamento ad una fase successiva. Al riguardo l’amministrazione comunale ha osservato, anche durante la discussione in commissione, come la previsione strategica ed i futuri approfondimenti dovranno essere coerenti con la disciplina del parco della piana, con cui viene pianificato lo sviluppo del territorio rurale dell’area, tornando nuovamente a ribadire che l’eventuale realizzazione della pista aeroportuale risulti compatibile con la realizzazione del possibile nuovo stadio della società Viola. Sulla realizzazione dello stadio, anche l’ufficio programmazione strategica del Comune, ha chiesto che la previsione del nuovo stadio sia recepita dal Piano strutturale sulla base di una intesa con la Regione e gli altri enti competenti.

Sviluppo dell’area dell’Interporto

Al riguardo sono state presentate due diverse osservazioni. Con la prima la società dell’Interporto della Toscana centrale, ha avanzato tre richieste: un ampliamento della superficie edificabile da 28mila a 44.000 mq, il reinserimento dell’ampliamento del parcheggio esistente, vicino alla rotonda di accesso all’Interporto, con conseguente esclusione dell’area dal perimetro del polo culturale che identifica l’area archeologica di Gonfienti e la realizzazione nel parcheggio di un impianto di distribuzione di gas naturale liquefatto. Secondo la società che gestisce l’Interporto, l’ampliamento futuro risulta essenziale per lo sviluppo organico e funzionale della propria attività, qualificandosi l’infrastruttura come di interesse strategico nazionale e regionale. Al riguardo l’amministrazione ha osservato che  il dimensionamento richiesto (fino a 44mila mq) non può essere modificato dal Comune se non dopo un’ulteriore conferenza di copianificicazione, così come anche la realizzazione dell’impianto di distribuzione Lng dovrà essere oggetto di discussione in conferenza. Sull’interporto una successiva osservazione è stata presentata da Leroy Merlin chiedendo che nell’area dell’Interporto, possa essere realizzata una grande struttura di vendita commerciale: destinata alla logistica per 30mila mq di superficie coperta e realizzazione di pensiline lungo il fronte dei fabbricati. Destinata alla grande struttura di vendita per 14.000 mq di superficie.

Prolungamenti tramviari

Svariate osservazioni hanno poi riguardati i prolungamenti tramviari verso Campi Bisenzio.  Confindustria, ad esempio, in relazione allo studio di pre-fattibilità del prolungamento dell’esistente linea della tramvia fino all’area dell’Osmannoro e eventualmente fino al territorio comunale di Campi Bisenzio (studio commissionato da Confindustria, con la collaborazione della camera di Commercio di Firenze e Confcommercio) ha chiesto l’inserimento del piano strutturale di Campi di tutte le possibilità di pianificazione che possano in futuro portare benefici alla collettività, sotto forma di previsioni di tutte le ipotesi di tracciato contenute nello studio. A questo riguardo l’amministrazione comunale ha espresso il forte apprezzamento dello studio e ha fatto presente che il piano strutturale realizzato contiene già una chiara indicazione della volontà del Comune di portare avanti la verifica, con i comuni di Firenze e Sesto, della fattibilità della linea tramviaria Firenze-Osmannoro-Campi e del suo collegamento con la linea 4. Tale verifica, da condurre con il coinvolgimento della regione e della città metropolitana, è una condizione essenziale per la concreta assunzione e rappresentazione del progetto negli elaborati del Piano. Medesima richiesta è stata avanzata anche dalla Cgil di Firenze e Campi Bisenzio che hanno chiesto di inserire nel piano tutte le ipotesi di tracciato descritte nello studio di Confindustria, esponendo la preferenza per la realizzazione di una linea diretta che dalla zona dell’aeroporto, attraversi l’Osmannoro ed arrivi fino al centro abitativo di Campi Bisenzio.

Altri progetti privati

L’amministrazione comunale ha poi ritenuto non accoglibile l’osservazione proposta da un privato per realizzare nell’area che circonda villa Permoli, un progetto  di valorizzazione dei prodotti florovivaistici con un centro giardinaggio, una struttura di ristorazione, orti, fattoria e percorsi didattici. Ha invece accolto parzialmente l’osservazione prevista per consentire l’ampliamento del saponificio Nesti.

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