Ha sede a Pisa il partito che raccoglie i fondi per Fleximan: "E' l'eroe che non ci meritiamo"
Si chiama Pro Italia e sul sito ufficiale scrivono: "Perché sosteniamo il potatore di autovelox? Rappresenta il sacrosanto rigetto dello Stato Maestrina, un sistema opprimente che tratta i propri cittadini come eterni bambini"
C’è un’Italia che sta dalla parte di Fleximan, l’uomo misterioso che sega gli autovelox. Anzi, nello specifico, si chiama Pro Italia, vero e proprio partito nazionale con sede legale in via Nino Bixio a Pisa. Il manifesto parla chiaro:
"Le colonne portanti della nostra visione d’Italia, ovvero dodici punti ben dettagliati che ne strutturano il pensiero e l’azione: sovranità, lavoro, strategia industriale, Al Centro del Mediterraneo, Confini e Autodeterminazione, Unire l’Italia, Una vera sanità pubblica, Torna la scuola, Sovranità alimentare, No al green, sì al verde, Bellezza e cultura, Finalmente giustizia".
Sovranità e libertà sono le parole più usate sul sito ufficiale (proitalia.org) e in home page comprare ben in evidenza una delle tante battaglie portate avanti dall’associazione, la più distintiva: “Forza Fleximan” con il sottotitolo: “Il potatore di autovelox rappresenta il rigetto dello Stato Maestrina”. Il sostegno passa anche attraverso una raccolta fondi che dalla sede centrale del partito viene descritta così: “Fleximan è l’eroe che non ci meritiamo, ma di cui abbiamo bisogno. Per questo dobbiamo difenderlo”. Il versamento a favore dell’ “uomo che segava gli autovelox” avviene attraverso un bonifico intestato a Pro Italia in cui è necessario specificare la causale Fleximan.
“Tutti i fondi raccolti - si legge sul sito ufficiale di Pro Italia - saranno impiegati per offrire un sostegno economico a tutti coloro a cui verrà imputata da una procura italiana la responsabilità delle azioni di Fleximan, fino al 31 dicembre 2024. Devolveremo la somma a ogni imputato come contributo per affrontare le spese legali”.
Dalla segreteria nazionale di Pro Italia, rappresentata dal toscano Ludovico Vicino, originario del senese ma residente a Pisa e dal romano Matteo Brandi, vi è anche un approfondimento sulla battaglia intrapresa:
“Perché noi di Pro Italia sosteniamo Fleximan? Perché questo potatore di autovelox armato di flessibile rappresenta il sacrosanto rigetto dello Stato Maestrina - affermano - un sistema opprimente che tratta i propri cittadini come eterni bambini da soffocare di attenzioni e redarguire costantemente”
“La città a 30 all’ora, il green pass, le super ZTL, le circolari sul nuovo linguaggio politicamente corretto. Sono tutti tentativi, più o meno riusciti, di arginare le nostre libertà e imporre un indirizzo alle nostre vite. Viviamo in uno Stato che si fa di giorno in giorno più autoritario in nome di una sorta di puritanesimo pedagogico a dir poco insopportabile. Allo stesso tempo, le istituzioni latitano nell'offrire al paese sviluppo e prospettive. Uno Stato oppressivo ma assente, forte con i deboli e debole con i forti, impegnato solo a deresponsabilizzarsi scaricando ogni colpa sulle persone semplici. A patto, s'intende, che quest'ultime accettino di veder posta la propria vita sotto una teca di vetro”.
“È per questo - concludono da Pro Italia - che una parte sempre più considerevole della popolazione inizia a non poterne più. Si moltiplicano le azioni contro autovelox, telecamere e divieti di ogni sorta. Un solo grido si leva da Nord a Sud: non rompeteci le palle! Alla deriva liberticida e alle sue vestali, sempre lì con il ditino alzato, la nostra risposta è una e una sola: forza Fleximan!”.