Fiorentina - Juve si è giocata, ma la Curva Fiesole è restata vuota: "Il calcio è del popolo? Ora il popolo ha bisogno di noi"
Anche la politica con i tifosi viola: "E' opportuno rinviare la partita" ha detto il Presidente della Toscana Giani
Fiorentina - Juve si è giocata. Questo per la decisione dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Dipartimenti di Pubblica Sicurezza.
"L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, preso atto delle determinazioni della Lega Calcio di Serie A e sentite le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza di Firenze, ha valutato che sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza dell’organismo e delle stesse Autorità di pubblica sicurezza, non ricorrono i motivi per disporre un divieto di svolgimento con rinvio della partita ad altra data. L’Osservatorio ha valutato, altresì, che per lo svolgimento dell’incontro di calcio di questa sera sono state destinate risorse delle forze dell’ordine non sottratte in alcun modo da quelle impegnate nelle attività di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione", questa la nota ufficiale di ieri.
In tanti avevano suggerito il rinvio del posticipo domenicale di Serie A, previsto ieri domenica 5 novembre alle 20.45, allo stadio Artemio Franchi, a causa dell'alluvione che ha messo in ginocchio la Toscana.
Situazione sotto controllo
C’è da essere precisi sulla questione, senza cadere della facile ipocrisia. A Firenze la situazione è perfettamente sotto controllo e il pomeriggio soleggiato sembra non presagire nuove precipitazioni. Però c’è da considerare la gravissima emergenza che stanno vivendo molte provincie della Toscana, in particolare ai margini di Firenze, nella zona di Campi Bisenzio, Prato, Quarrata, Montemurlo, Montale e le zone circostanti.
Il bilancio è drammatico: 7 morti, 1200 famiglie evacuate dalla propria abitazione, attività commerciali, aziende distrutte dall’alluvione. Migliaia migliaia di uomini e donne della protezione civile e delle forze di impegnate nel soccorso sui territori colpiti dal disastro ambientale. E molti pensano: perché non rimandare una manifestazione sportiva per la quale servono Stewart, agenti di polizia, persone di supporto che potrebbero servire per aiutare le comunità oggi nella disperazione?
La Curva Fiesole è rimasta deserta
Nella giornata di sabato la Curva Fiesole ha diramato un comunicato ufficiale dichiarando che i tifosi viola del gruppo organizzato non sarebbero stati allo stadio per la partita di questa sera, 5 novembre, contro la Juve. E così e stato.
"Come tutti sapete, la Curva Fiesole ha espresso la propria idea rispetto alla gara di Fiorentina-Juventus. La tragica crisi che ha colpito la nostra città ha messo in ginocchio intere famiglie e avrà delle conseguenze a lungo termine. Per questo avevamo chiesto con un comunicato il rinvio della partita: per rispetto verso chi soffre, per concentrare le energie in maniera propositiva, per non lasciare nessuno indietro. Da coloro che hanno rovinato il mondo del pallone, fregandosene di qualunque cosa che non sia racimolare quattro spiccioli da sponsor e TV, chiudendosi in una bolla fatta di speculazione e profitto, non ci aspettavamo niente di diverso. Questi sono i loro "valori".
La Curva Fiesole a fronte della decisione di giocare regolarmente la partita non sarà presente sugli spalti. Non c'è niente da festeggiare: dare un segnale contro questa ingiustizia è un atto che ci viene dai nostri sentimenti ma anche dalla nostra ragione. Il gioco del pallone, per come lo intendiamo noi, appartiene alle varie comunità che lo seguono. È un gioco del popolo. In questo momento il popolo di Firenze sta vivendo una tragedia e ha bisogno di tutte le energie possibili. Ci sono persone che vorrebbero assistere alla partita ma non potranno farlo, per diversi motivi che ognuno di noi può immaginare. Quando tutto sarà di nuovo "sotto controllo", allora sarà il momento di tornare ai nostri posti, sarà di nuovo il momento del "gioco". Come durante l'assedio del 1530, non ci tireremo indietro. Se c'è battaglia, noi ci saremo. Come c'eravamo nella giornata di oggi, in trecento, nella zona di Campi, completamente abbandonata dalle istituzioni dello stato".
L’ultima volta che la Fiesole era rimasta quasi totalmente deserta era stato nella stagione 2021-’22. La prima dopo il biennio marchiato dal Covid. Quando il tifo, per contestare la scelta di limitare la capienza dello stadio al 50% dei posti, invitò i sostenitori viola a non entrare.
La politica con i tifosi
Questi erano stati i commenti prima del match tra Fiorentina e Juventus, poi regolarmente giocato.
Eugenio Giani:
"È opportuno rinviare la partita Fiorentina-Juventus di stasera a Firenze per la situazione che si è determinata nella Toscana centrale. Io sono ispirato all'unità e alla ricerca di energie, ognuno deve muoversi con propria volontà per fare quello che ritiene opportuno quindi io rispetto tutti perché voglio il rispetto di tutti per quello che facciamo e proprio per quello che facciamo ringrazio i giovani della Curva Fiesole che stasera invece che alla partita saranno a Campi Bisenzio. Li andrò a trovare nei miei giri, li apprezzo per la scelta che hanno fatto di andare a spalare piuttosto che andare a vedere la partita dimostrando grande identità verso la città, sensibilità e forza dei valori".
Dario Nardella:
"Vorrei essere molto chiaro, la decisione sull'opportunità di giocare o meno la partita di stasera spetta solo e soltanto alla Lega Calcio di Serie A. Il Comune non ha alcuna competenza. Ringrazio la curva Fiesole per la sensibilità che sta dimostrando soprattutto nell'aiuto ai tanti volontari. Io ora sono qui a Cerreto Guidi a darmi da fare, per questo trovo davvero fuori luogo le polemiche politiche sulla partita di stasera quando siamo tutti in emergenza a rimboccarci le maniche per aiutare le famiglie e le aziende in difficoltà per levare il fango dalle strade delle nostre città”.
Matteo Renzi su Twitter:
“Ringrazio il Presidente Eugenio Giani per aver chiesto insieme a noi il rinvio della partita Fiorentina Juventus. Le forze dell’ordine e i volontari servono a Campi Bisenzio e Quarrata non allo stadio. Chi pensa che il calcio sia solo business riscopra un minimo di umanità, per decenza”.