Donna aggredita in pieno centro
In questo caso la vittima dell'aggressione in pieno centro era stata una volontaria della Pubblica assistenza di Campi Bisenzio.
E' accaduto la stessa notte a un anno di distanza. Lo scorso anno il 10 giugno 2019 a essere aggredita in pieno centro a Campi Bisenzio era stata una storica volontaria ella Pubblica assistenza. A un anno di distanza, la notte del 10 giugno 2020, a subire un'aggressione è stata una ragazza di 20 anni al parco di via Petrarca.
Donna aggredita in pieno centro
Aggredita in pieno centro per rubarle la borsa mentre rientrava a casa con un'amica; è successo lunedì sera 10 giugno 2019 a un'abitante di Campi che di questa brutta esperienza porta ancora le ferite. A ripercorrere i fatti è proprio la vittima, Grazia Pinna, storica volontaria della Pubblica assistenza.
«Lunedì sera ero all'assemblea sull'aeroporto in sala consiliare, sono uscita un po' prima che finisse, intorno alle 23.23. Stavo camminando insieme a un'amica, all'altezza di piazza Dante abbiamo notato che davanti a noi c'era un ragazzo moro sulla 30ina con I pantaloni beige, lui a un certo punto si è fermato e ci ha fatto passare avanti. Mentre camminavamo ho continuato a osservarlo con la cosa dell'occhio e mi sono accorta che toccava gli sportelli delle auto come per vedere se fossero aperti, arrivata all'altezza di via Montalvo mi sono sentita prendere il cordoncino della borsa da dietro. Mi ha detto “dammi la borsa” ma non gliela volevo lasciare. Anche se dentro c'erano solo il rossetto, il cellulare, le chiavi e pochi spiccoli non l'ho lasciata. Nel tirare I cordoncini della borsa mi ha ferito al collo, poi mi ha buttato per terra. Ho cominciato a urlare. Le luci delle case intorno erano ancora tutte accese eppure nessuno si è affacciato, solo una persona. A quel punto il ragazzo è scappato senza rubare niente».
Davvero una brutta esperienza, capitata oltretutto non in una zona isolata né a notte fonda.
«Non so dire se ho avuto paura, in quel momento non ci ho neanche pensato, anzi, forse quando è andato via avrei potuto fargli una foto col cellulare ma in quel momento non mi è proprio venuto in mente. Nel tentativo di portarmi via la borsa e poi con la caduta ho riportato delle ferite al collo, alla spalla, al gomito e una caviglia slogata. Poteva andare peggio, quando ero a terra avrebbe potuto prendermi a calci. Inizialmente avevo quasi pensato di non fare neanche la denuncia perché non mi aveva rubato niente, ma poi ho deciso di farla perché è la cosa giusta, bisogna segnalare queste cose quando succedono».
Questo succedeva un anno fa, pubblicato su Bisenziosette il 14 giugno.
A un anno di distanza ancora un'aggressione in piena notte
A un anno di distanza, mercoledì sera, 10 giugno 2020, un'altra aggressione, questa volta ai danni di una 20enne di origine somala che si trovava al parco di via Petrarca.
Poco dopo le ore 01.00 della scorsa notte, una 20enne di origine somala è stata aggredita da due soggetti mentre si trovava con alcuni amici all’interno del giardino comunale di via Petrarca. I due, senza alcun motivo, dapprima offendevano la vittima con frasi a tipico sfondo sessuale e successivamente la palpeggiavano. Al tentativo della donna di allontanarsi, veniva aggredita fisicamente con un pugno al viso che le procurava l’avulsione di due denti ed una profonda lesione al labbro inferiore. La vittima, per le ferite riportate, è stata soccorsa da personale del 118 e medicata presso l’ospedale di Careggi dal quale è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni. Il tempestivo intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Signa ha evitato che la situazione potesse degenerare ulteriormente vista anche la presenza di persone, testimoni dei fatti, pronti ad intervenuti in difesa della giovane. Gli operanti, dopo aver calmato gli animi, hanno ricostruito l’episodio che ha portato al rintraccio e successivo arresto dei due. Si tratta di due cittadini di etnia rom, M.D., di 30 anni e J.I., di 21 anni, entrambi residenti a Prato e già noti alle Forze dell’Ordine, arrestati con l'accusa dei reati di lesioni aggravate e violenza sessuale. Gli arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Sollicciano.