Disforia di genere, lettera dei genitori al ministro Schillaci: "Basta mettere a rischio il futuro dei nostri figli"
"Inaccettabile che una interrogazione e un’ispezione mettano a rischio le vite di famiglie", scrivono i genitori nella dura lettera congiunta
In seguito all’ispezione del ministero alla Salute al Centro del policlinico di Careggi che si occupa di disforia di genere circa 180 genitori di giovani transgender, seguiti in passato o tutt'ora dal presidio di Firenze, hanno firmato una lettera diretta al ministro della Salute Orazio Schillaci. Gli ispettori del ministero sono stati mossi dopo l'interrogazione parlamentare di Maurizio Gasparri.
La lettere inviata al ministro Schillaci
"Come famiglie di giovani persone transgender seguite nei vari centri italiani stiamo assistendo sbigottite a quanto sta succedendo alla SOD dell’Ospedale di Careggi – esordiscono le famiglie nella lettera – l’ispezione pare proprio una deliberata volontà di mettere a rischio il futuro dei nostri figli e delle nostre figlie".
Sul tema, si era esposta nei giorni scorsi anche Mara Campitiello, capo della segreteria tecnica del ministero della Salute, la quale spiegò come nell'ispezione non ci fosse "alcun intento punitivo, bensì di conoscenza sul campo dei percorsi messi in atto". Le famiglie però non ci stanno e controbattono a quanto accaduto.
"Si sta cercando in modo inquisitorio l’errore per ragioni politiche sulla pelle delle nostre famiglie e delle persone più giovani che invece dovrebbero essere quelle che più stanno a cuore a uno Stato democratico – si legge ancora nella lettera –. Tutte noi famiglie da sole negli anni abbiamo dovuto capire che cosa stesse succedendo alle nostre creature perché l’Italia è notoriamente fanalino di coda riguardo ai diritti delle persone transgender che sono totalmente invisibili e prive di diritti. Abbiamo dovuto fare ricerche all’estero e confrontarci tra di noi per capire come fosse meglio agire. Lo Stato non è mai stato presente. L’ospedale di Careggi, nel corso degli anni, si è specializzato in salute transgender grazie all’operato di due delle persone più esperte sull’argomento a livello mondiale, la dottoressa Fisher e la dottoressa Ristori, che hanno sempre seguito le raccomandazioni internazionali con particolare attenzione alle evidenze scientifiche".
"Pretendiamo che si smetta di mettere a rischio le vite dei nostri figli e delle nostre figlie sia a livello sanitario che a livello sociale poiché le pieghe che questa azione sta prendendo sono molto pericolose – scrivono infine le famiglie –. Come famiglie riteniamo che la politica tutta debba assumersi quindi anche la responsabilità morale di qualunque conseguenza un’azione del genere, gestita in questo modo, ha su una minoranza che vive quotidianamente un pericolo estremo dovuto alla mancanza di protezione, conseguenze che già sono evidenti. È inaccettabile che una interrogazione e un’ispezione espongano in questo modo delle giovani persone e mettano a rischio le vite di famiglie che non hanno fatto nulla tranne che tutelare il benessere dei propri figlie e delle proprie figlie".