ISPEZIONE IN CORSO

Disforia di genere, ispettori del ministero a Careggi: "Nessun intento punitivo"

L'ispezione è nata in seguito all'interrogazione parlamentare presentata da Maurizio Gasparri. La Regione Toscana rispose con una relazione

Disforia di genere, ispettori del ministero a Careggi: "Nessun intento punitivo"
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A seguito dell'interrogazione parlamentare presentata da Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, del 20 dicembre 2023, il ministro della Sanità Orazio Schillaci ha ordinato un’ispezione all’ospedale Careggi di Firenze, riguardante i trattamenti della disforia di genere (ovvero, il disagio percepito da un individuo che non si riconosce nel sesso o genere assegnato alla nascita).

L'ispezione, iniziata ieri martedì 23, sta proseguendo anche oggi mercoledì 24 gennaio 2024. Fanno parte del gruppo, rappresentanti dell'Istituto superiore di sanità, del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), della commissione Salute e della direzione del ministero.

Nel testo dell'interrogazione Gasparri scrisse di aver saputo come all'ospedale Careggi la triptorelina venisse usata senza rispettare le procedure dell'AIFA, l'Agenzia italiana del farmaco. Si tratta di un farmaco bloccante di alcuni aspetti dello sviluppo puberale utilizzato per accompagnare le esperienze di varianza di genere durante l’infanzia e l’adolescenza.

La relazione della Regione Toscana

Secondo Gasparri, il problema di questa somministrazione è che sia fatta "ai bambini di età media di 11 anni" - si legge nell'interrogazione - e che l'Ospedale Careggi di Firenze non fornirebbe loro "assistenza psicoterapeutica e psichiatrica". Questo perché nell'ospedale stesso "il reparto di neuropsichiatria infantile proprio non esiste". A tali affermazioni, la struttura ospedaliera ha già risposto con una relazione dettagliata inviata al ministero. I casi in cui è stata somministrata la triptorelina sarebbero molto pochi e per ognuno di essi si parla di procedure già ben avviate dalle famiglie dei minori coinvolti.

Ad essa si è aggiunta una relazione della Regione Toscana nella quale si vede come nel 2023 la somministrazione della triptorelina sia diminuita e come l’età media di chi accede al servizio è di 14,8 anni e di chi riceve il farmaco 15,2, dunque ragazzi già in pubertà. A svolgere invece il servizio di valutazione psicologica è l’ASL Toscana centro.

"Evitare strumentalizzazione"

"Il Centro dell'Azienda ospedaliera di Careggi è riconosciuto a livello nazionale ed europeo come un'eccellenza. Le attività e i percorsi clinico assistenziali sono svolti in applicazione della normativa vigente, delle raccomandazioni scientifiche nazionali e internazionali nonché, per il trattamento farmacologico, della determina Aifa. Crediamo nel confronto e nella trasparenza e per questo la direzione aziendale e i nostri professionisti stanno collaborando con gli ispettori del Ministero che stanno conducendo l'audit". Così l'assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini, come riportato da Ansa.

"Ci auguriamo - ha aggiunto Bezzini - che questa vicenda non venga strumentalizzata dal punto di vista politico. C'è bisogno di rispetto e attenzione per chi si trova ad affrontare questi percorsi, stiamo parlando di famiglie e giovani ragazze e ragazzi alle quali questo Centro ha dato la possibilità di avere una migliore qualità della vita. La loro tutela e delle loro famiglie è la nostra principale preoccupazione".

L'ispezione di questi giorni - ha spiegato all'ANSA il capo della segreteria tecnica del ministero della Salute, Mara Campitiello - "non ha alcun intento punitivo, bensì di conoscenza sul campo dei percorsi messi in atto". Lo stesso ministero ha comunque sollecitato l’AIFA, a valutare nuovamente l’uso della triptorelina per considerarne l’eliminazione dai farmaci dispensati.

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