Signa

Sicurezza idraulica a Signa, svolta vicina: ecco il protocollo

La Regione, il Comune ed il Consorzio di Bonifica hanno assunto degli impegni precisi per mitigare i rischi ed ampliare la zona industriale.

Sicurezza idraulica a Signa, svolta vicina: ecco il protocollo
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Sicurezza idraulica a Signa, svolta vicina: ecco il protocollo

Annunciata nel luglio scorso dall’assessore Enrico Rossi, la svolta è arrivata proprio in questi giorni con l’approvazione della delibera della giunta regionale. In attesa della firma ufficiale, che avverrà entro novembre a Signa, alla presenza dell’assessora Monia Monni, la Regione ha finalmente approvato lo schema di protocollo d’intesa con l’assessorato all’ambiente della Toscana, il Comune di Signa e il Consorzio di bonifica Medio Valdarno, per garantire una maggiore sicurezza idraulica a tutta la città e consentire l’ampliamento della zona industriale, oggi bloccata proprio a causa dei problemi idraulici.

Al riguardo BisenzioSette ha consultato, in anteprima, il documento approvato, a cui da tempo lavoravano sia l’assessore Enrico Rossi che il sindaco Giampiero Fossi.

Come noto, gli studi idraulici di supporto alla programmazione territoriale ed urbanistica hanno confermato come larga parte del territorio comunale, sia edificato che potenzialmente edificabile, sia soggetto al rischio idraulico a causa delle  criticità che derivano dagli eventi di piena dell’Arno che superano le attuali quote di sommità arginale destra del sistema terminale Arno-Bisenzio, anche a causa del rigurgito del fiume principale lungo il tratto terminale dell’affluente, tracimando volumi che vanno a vulnerare le estese zone pianeggianti sottese ai livelli arginali. Al riguardo il Comune di Signa, anche recentemente,  in seguito agli studi a supporto della redazione del Piano strutturale, ha evidenziato l’esigenza di garantire la piena sicurezza idraulica di estese aree urbanizzate e permettere un minimo di sviluppo di completamento sia al sistema produttivo dei Colli Alti sia nel centro abitato di Signa. Le recenti verifiche condotte dalla Regione Toscana hanno evidenziato la possibilità di attuare una serie di interventi, tra loro coordinati, volti ad incrementare l’efficacia delle attuali difese arginali ed evitare l’incremento del rischio idraulico nelle aree contermini e delle portate nel tratto di valle del fiume Arno.

A  tal fine, la Regione Toscana, in relazione agli interventi di propria competenza istituzionale, ha già redatto il quadro esigenziale, il documento di fattibilità delle alternative progettuali ed il documento di indirizzo alla progettazione ed ha ritenuto opportuno dar vita ad un protocollo d’intesa col Comune ed il Consorzio di bonifica,  per definire le opere da attuare, i compiti di ciascuno dei soggetti interessati e la necessaria sequenzialità per garantire il corretto raggiungimento degli obiettivi.

E veniamo, dunque, al contenuto del protocollo

Con l’atto, la regione si è impegnata ad attivarsi per l’avvio delle fasi di progettazione definitiva ed esecutiva delle opere idrauliche di seconda categoria lungo i fiumi Arno e Bisenzio e della nuova cassa di espansione di Lecore, il Comune di Signa si è impegnato a completare la progettazione dell’intervento di completamento di via Arte della Paglia,  tra via Santelli ed il parcheggio della ferrovia, mentre il Consorzio di bonifica si è impegnato a progettare le opere di difesa, in accordo col Comune,  per realizzare un rilevato lungo via Arte della Paglia, dalla rotatoria con via Argine Strada fino a via delle Bertesche con contestuale adeguamento del Fosso di Piano e del canale allacciante i Fossi Piano e Monaca per garantire l’incremento delle loro capacità di invaso.

Non solo, il protocollo ha previsto la necessità di adeguare la quota di coronamento dell’argine destro dell’Arno dall’immissione del Bisenzio verso valle fino al termine del rilevato arginale, adeguare la quota di coronamento delle difese idrauliche in destra del Bisenzio dall’immissione dell’Arno verso monte, fino al ponte della linea ferroviaria lenta Firenze-Empoli nonché consolidare, senza modifiche altimetriche, l’argine strada in destra del Bisenzio, dalla rotatoria da via Arte della Paglia e via Argine Strada, verso monte fino a via Il Casone, valutando la possibilità di dismettere, almeno parzialmente, l’utilizzo viario trasformandolo in una mobilità pedo-ciclabile di collegamento tra il capoluogo e la frazione di San Mauro. Infine, è stato previsto di realizzare una cassa di espansione in sinistra idraulica del torrente Ombrone a nord-ovest di Lecore, ricadente integralmente nel Comune di Signa, con lo spostamento e l’adeguamento del sistema delle acque basse relativo ai canali di bonifica Tozzinga e Bandita che verranno impattati dalla realizzazione della prevista cassa di espansione.

Il protocollo ha così dato vita all’istituzione di un apposito tavolo tecnico, finalizzato al coordinamento delle attività necessarie per l’attuazione degli interventi sul territorio di competenza della Regione, del Comune e del Consorzio, coordinato dal dirigente del Genio civile, con cadenza semestrale e comunque in qualsiasi momento su richiesta di uno dei membri. Insomma, alla vigilia dell’anniversario dell’Alluvione di Firenze, che fece danni anche a Signa ed in tutta la Piana Fiorentina, gli enti interessati hanno assunto l’impegno a collaborare al fine di individuare delle soluzioni idrauliche ed urbanistiche che nel breve, medio e lungo termine consentano la riduzione del rischio idraulico nel territorio signese.

Un atto atteso da molto tempo e che, adesso, ha visto la luce. Già definiti  i tempi: il protocollo ha una durata di 3 anni e l’impegno assunto è quello di concludere ogni azione necessaria per la realizzabilità degli interventi di mitigazione del rischio idraulico, nel termine di validità del protocollo stesso.

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