Autovelox non a norma, annullate 45 multe prese sulla Fi-Pi-Li
Per il tribunale gli apparecchi in quel tratto non “sarebbero conformi” e “verificati” con regolarità
Per ben 45 volte in poco più di un mese il flash degli autovelox della Fi-Pi-Li li hanno immortalati a una velocità superiore a quella consentita. Multe dai cento ai trecento euro. Un capitale esorbitante, che il proprietario della ditta e dei mezzi pesanti beccati qualche anno fa oltre il limite dei 70 chilometri orari, avrebbe dovuto versare nelle casse della Città Metropolitana di Firenze, competente di quel tratto di strada.
Gli apparecchi non a norma
Ma per il giudice della seconda sezione civile del tribunale civile di Firenze, Massimo Maione Mannamo, gli autovelox non erano “a norma” e le sanzioni quindi da annullare. Lo scrive nero su bianco nella sentenza di pochi giorni fa, dove si spiega che le apparecchiature di misurazione della velocità “devono essere periodicamente tarate e verificate”.
Respinto il ricorso
Rigettando l’appello della Città Metropolitana avverso alla decisione del giudice di pace (che a sua volta aveva dato ragione alla ditta), il Tribunale ha anche condannato l’ente alla rifusione delle spese di giudizio, per un totale di oltre mille euro.
Il precedente
La decisione, destinata a far discutere, arriva dopo quell eessa sempre dal giudice Mannamo, che ha respinto un ricorso di Palazzo Vecchio e annullato una multa a carico di un conducente fotografato
, da parte dell’amministrazione pubblica, ma non omologato. Lo stesso Comune di Firenze, in una nota datata fine aprile, ha ammesso che gli autovelox fiorentini “in funzione sono approvati e non omologati anche perché per la procedura di omologazione servivano decreti attuativi mai emessi”.