Al Meyer quattro bimbi da Gaza: uno di loro ha lesione midollo spinale
Si tratta di un bambino di due anni e mezzo, uno di tre anni e mezzo, una bambina di otto anni e un piccolo di dieci
L'ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha accolto altri quattro bambini provenienti dalla Striscia di Gaza. I piccoli, insieme ai loro familiari, sono arrivati ieri pomeriggio, lunedì 5 febbraio 2024, intorno alle 2, dopo essere sbarcati a La Spezia.
Ecco chi sono i piccoli
Si tratta di un bambino di due anni e mezzo, uno di tre anni e mezzo, una bambina di otto anni e un piccolo di dieci. Da una prima valutazione effettuata nel loro paese di provenienza, due di loro presentano patologie di tipo traumatico. Ad accoglierli, Serena Spinelli, assessore regionale alle Politiche sociali, all'edilizia residenziale pubblica e alla cooperazione internazionale, e il direttore sanitario dell'Aou Meyer Ircss, Emanuele Gori.
Il bambino di due anni e mezzo presenta una lesione del midollo spinale, riportata in conseguenza del crollo di una abitazione, e verrà ricoverato in neurochirurgia, insieme alla mamma e alla sorellina di dieci mesi, che sta bene.
Sono stati accompagnati dai familiari
Il piccolo di tre anni e mezzo verrà trasferito in neurologia insieme alla mamma, mentre il babbo e i fratelli saranno ospitati in una struttura nei pressi dell'ospedale. La bambina di otto anni, che ha una patologia epatica, sarà curata in pediatria. Il bambino di dieci anni, infine, che è arrivato accompagnato dalla madre, sarà affidato alla neurochirurgia per un trauma cranico.
"Il Meyer è stato creato nel 1891 per curare i bambini e da allora porta avanti con impegno e orgoglio la sua importante missione. Anche oggi è pronto a fare di nuovo la sua parte accogliendo al meglio questi piccoli e i loro familiari, provati da una terribile esperienza", ha spiegato Paolo Morello, direttore generale del Meyer.
"La nostra regione - commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani - allarga le proprie braccia ed apre di nuovo il proprio cuore per accogliere e rendere ancora una volta effettivo il diritto alla salute di chi, nel proprio paese, non può vederlo soddisfatto. Offriamo oggi una speranza di cura ad altri bambini.
Ma la Toscana accoglie ed allarga le proprie braccia non solo in occasione di conflitti e gravi emergenze".
Per Spinelli è "importante che questa accoglienza venga fatta in una struttura pubblica, capace di garantire cure complessive".