Territorio, la Regione programma investimenti per 41 milioni di euro
Circa 29 andranno ai Comuni, il resto servirà per interventi diretti
La Regione programma i suoi interventi per l'anno in corso e destina ai Comuni toscani 28,7 milioni di euro provenienti da risorse statali che gli vengono assegnate attraverso la legge n. 145/2018.
La restante quota di 21,3 milioni di euro la gestirà direttamente. ‘ quanto prevede la delibera presentata dall’assessore ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo, e approvata dalla Giunta regionale.
Territorio, la Regione programma investimenti per 41 milioni di euro
"Serviranno - spiegano il presidente Eugenio Giani e l'assessore regionale ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo - per la messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici, in via prioritaria con destinazione scolastica, per opere di rigenerazione urbana e per altri interventi strategici.
Una parte delle risorse destinate agli interventi di rigenerazione urbana saranno dedicate prevalentemente ai piccoli Comuni e una parte ai Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti.
Con questa delibera diamo certezze alle amministrazioni locali e programmiamo in modo razionale un numero rilevante di interventi in diversi ambiti strategici".
La quota di risorse di 28,7 milioni che andrà ai comuni è così ripartita: 9,4 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza del territorio contro il rischio idrogeologico; 7,3 per la messa in sicurezza prioritariamente degli edifici scolastici, 6 milioni per interventi di rigenerazione urbana, 3 milioni per strumentazioni di reti LAN (Local area network), 1,5 milioni per infrastrutture sociali e 1,4 milioni per la videosorveglianza.
La parte di risorse riservate alla Regione, sempre per l’annualità 2024, sarà pari a 12,3 milioni.
Di questi 8,9 milioni saranno destinati alla sicurezza di ponti e strade e alla realizzazione di funicolari e 3,3 milioni ad interventi per le infrastrutture digitali per la Pubblica Amministrazione.
Da adesso partono le procedure per arrivare alle assegnazioni effettive, sia attraverso bandi che verranno predisposti dalle competenti Direzioni, sia tramite lo scorrimento di graduatorie ancora aperte.