Spaccio: bufera a Campi dopo che il Sindaco scrive al Prefetto
La rabbia di Forza Italia: "Noi chiesto interventi quattro mesi fa".
“Ma davvero il sindaco di Campi Bisenzio si è accorto che sotto il Comune, piazza Resistenza è assiepata, giorno e notte, dagli spacciatori? Da non crederci”. Inizia con una battuta ironica il duro comunicato di Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, inviato dopo la decisione assunta dal sindaco Emiliano Fossi di scrivere al Prefetto per denunciare la grave situazione di spaccio di droga presente nel centro storico campigiano.
Spaccio: bufera a Campi
“Noi di Forza Italia – attacca Gandola – insieme agli altri colleghi di centrodestra abbiamo scritto al Prefetto nel dicembre scorso ben 4 mesi fa, il sindaco Fossi ha avvertito l’urgenza di farlo solo oggi? Il motivo è semplice: cittadini e commercianti sono esasperati, anzi diciamolo meglio, sono arrabbiatissimi contro l’amministrazione comunale. In questi giorni, dopo l’ennesima rissa scoppiata per motivi legati allo spaccio di droga, i commercianti hanno predisposto una durissima lettera ed hanno scritto, nero su bianco, tutto il loro malcontento chiedendo di assumere tutti i provvedimenti necessari per rimuovere il “marcio che si è venuto a creare per l’indifferenza degli organi che dovrebbero tutelare l’incolumità e la sicurezza di tutti di noi.
Parole durissime, che testimoniano il fallimento di questa amministrazione comunale che hanno reso necessaria la pantomima del sindaco Fossi che, correndo ai ripari e con grave ritardo, ha annunciato di aver chiesto l’intervento del Prefetto. Non si governa una città intervenendo quando i problemi hanno oramai raggiunto il loro livello di intollerabilità, l’intensa attività di spaccio sotto il Comune e praticamente davanti alla sede del comando della Polizia Municipale era evidente a tutti da mesi, ma finora non è stato fatto nulla per risolvere la problematica.
Insomma – continua il capogruppo azzurro – anche stavolta l’amministrazione comunale ha dimostrato tutta la sua inefficienza. In tutti questi anni l’amministrazione comunale non ha adottato specifiche politiche per attenuare l’annoso fenomeno, rifiutandosi anche a più riprese di istituire il c.d daspo urbano lasciando alle sole autorità di vigilanza, in particolare i Carabinieri della locale stazione, l’onere di gestire la problematica. Un onere che è stato reso ancora più gravoso dal fatto che solo negli ultimi mesi, con estremo ritardo, si è proceduto ad installare idonee telecamere di sorveglianza in alcuni punti nevralgici del centro storico, conclude il capogruppo".