La storia

Pupo da Ponticino al Cremlino: "Ho sognato due capi di stato che cantavano una mia canzone insieme"

Si registrerà uno spettacolo televisivo: "Staremo una settimana in Russia, porto un messaggio di pace"

Pupo da Ponticino al Cremlino: "Ho sognato due capi di stato che cantavano una mia canzone insieme"
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Pupo da Ponticino (Arezzo) è una star in Russia. E questo era già noto. Ed è proprio di oggi, martedì 12 marzo, la notizia che l’artista toscano tornerà addirittura al teatro del Cremlino dove registrerà uno speciale televisivo intitolato “Pupo and Friend”, spettacolo in cui si ripercorreranno anche le tappe del suo successo che ha attraversato un’intera epoca della musica leggera italiana. 

A dare l’annuncio è stato lo stesso Enzo Ghinazzi attraverso i suoi canali social, precisamente con un post pubblicato su Instagram. “Insieme a tutti i miei musicisti, tecnici e reporter mi trasferisco a Mosca per una settimana”. E questo non avrebbe sorpreso nonostante ancora oggi - purtroppo - la Russia sia ancora in guerra con l’Ucraina, in un conflitto che sembra non avere fine e dove le vittime, molte di essere innocenti e inermi, ormai non si contano più. 

Ciò che incuriosisce sono le parole del cantante:

“Sarà il mio modesto contributo per la Pace. Invece che starmene tranquillamente e comodamente a casa, ho deciso di andare in trincea - ha scritto nel post -. Credetemi amici lettori, non faccio questo per necessità economiche e nemmeno per il desiderio di diventare più famoso ed amato. Lo faccio perché ho fatto un sogno. Ho sognato che una canzone, una semplice canzone, stava illuminando le menti di due uomini. Due uomini che non condividevano nulla, tranne la passione per quella canzone. Il sogno finiva con i due che cantavano insieme il ritornello e, mentre si stringevano la mano, i loro due popoli tornavano ad essere di nuovo fratelli”.

Ce li immaginiamo Putin e Zelensky che cantano insieme Gelato al Cioccolato, pare il brano più amato dai cittadini russi. Pupo tra l’altro, in passato, si era esibito più volte sia in Russia, sia in Ucraina, ma è del gennaio 2022 la notizia, rilanciata sempre dall'artista, in cui si diceva che il governo dell'Ucraina aveva inserito Enzo Ghinazzi nella lista nera, quella degli indesiderati, dei criminali”. Tutto questo, aveva dichiarato il cantate, “perché ho partecipato al Festival russo della canzone di guerra a Jalta, in Crimea”.

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