FIRENZE

Al via il festival "Suoni riflessi"

Dal 4 ottobre all’8 novembre otto doppie esecuzioni di concerti, che includono anche un omaggio a Farulli con giovani musicisti della Scuola di Fiesole, un originale spettacolo sulla violenza di genere e un’intensa esplorazione in quattro giornate dell’universo Beethoven.

Al via il festival "Suoni riflessi"
Pubblicato:

Il festival “Suoni riflessi” si sdoppia per rimanere se stesso nonostante le restrizioni anti-Covid. Moni Ovadia e il compositore Fabio Vacchi tra i protagonisti della 18^ edizione del festival musicale ideato da Mario Ancillotti.

Al via il festival "Suoni riflessi"

Doppie esecuzioni dei concerti e doppio sforzo e passione da parte di tutti: organizzatori, interpreti che duplicheranno le performance con lo stesso cachet e pubblico, fra obbligo di prenotazione, mascherina e altre regole di prevenzione. Il risultato è ancora una volta un percorso ricco di sorprese intellettuali e inediti accostamenti fra musica, letteratura e «le varie espressioni dell’uomo», per usare le parole del direttore Mario Ancillotti, affiancato da Matteo Fossi. Un programma messo in scena alla Sala Vanni di Firenze dall’Ensemble Suoni Riflessi e da celebri artisti, quali Moni Ovadia e il compositore Fabio Vacchi e Pier Narciso Masi fra gli ospiti, e tanti bravissimi interpreti, giovani e meno giovani.

Il festival si "sdoppia"

Dopo il prologo molto applaudito di ieri sera, durante la serata di presentazione del festival a soci e sostenitori, con il concerto su musiche di Sollima, Yoshimatsu, Piazzolla, Iturralde e Fitkin del Duo Polaris (Simone Moschitz sax, Daniele Bonini pianoforte), vincitore dell’edizione 2019 del Concorso Internazionale d’interpretazione musicale Marcello Pontillo (che è stato rimandato al 2021 per le troppe incertezze legate alle restrizioni dei viaggi per la pandemia), “Suoni riflessi” 2020 si aprirà domenica 4 ottobre (prima esecuzione alle 11, seconda alle 17) con “Città immaginarie”: un incontro fra le parole delle Città invisibili di Italo Calvino e le note dei Luoghi immaginari di Fabio Vacchi. Con il grande compositore bolognese, che può vantare esecuzioni di Muti, Abbado, Chailly e Pappano, impegnato quale voce recitante di sei passi del romanzo di Calvino intercalati dall’esecuzione dei suoi cinque Luoghi da parte dell’Ensemble Suoni Riflessi diretto da Mario Ancillotti. Opere accomunate dalla presenza sotterranea di Venezia, spiega Ancillotti, «come oggetto vagheggiato» e «confine ultimo di quell'oriente interiore, misterioso e attraente che ognuno di noi ha dentro».

Gli altri appuntamenti

Domenica 11 ottobre (ore 11 e ore 17) si terrà il concerto “Farulli 100”, un omaggio nel centenario della nascita a Piero Farulli e alla sua concezione olistica della musica, capace di diventare fattore di coesione sociale e civile. Alcuni dei migliori giovani della sua Scuola di musica di Fiesole, dalla quale è nato tanti anni fa il festival “Suoni riflessi”, eseguiranno musiche di Bach e Beethoven. Il Quartetto Shaboruz interpreterà il Quartetto in sol maggiore op. 18 n. 2 di Ludwig van Beethoven, seguirà l’esecuzione della violoncellista Maria Salvatori della Suite n. 1 in sol maggiore di Johann Sebastian Bach e l’interpretazione del Trio Alosen del Trio in do minore op. 1 n. 3 di Beethoven. Giovani formati, spiega il vicedirettore Matteo Fossi, secondo l’impostazione didattica della Scuola di Fiesole che fa della musica d’insieme un passaggio fondamentale nella crescita artistica, abbattendo le barriere fra solisti, cameristi e orchestrali.

Il terzo appuntamento, domenica 18 ottobre (ore 11 e ore 17), sarà con il teatro dadaista dell’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij interpretata in modo unico da Moni Ovadia, artista eclettico e impegnato capace di impersonare alla perfezione l’umanità errabonda e profuga, emigrante e senza patria, rappresentata nel libretto scritto da Ramuz a partire da una fiaba popolare russa di Afanas'ev che racconta dell’incontro faustiano tra un soldato e il diavolo. La musica di Stravinskij, «fra le cose più geniali di tutto il 900», sarà eseguita dall’Ensemble Suoni Riflessi diretto da Mario Ancillotti. I due spettacoli saranno preceduti sabato 17 ottobre alle 18 dall’incontro a ingresso libero di “Svelare la musica” a tu per tu con Moni Ovadia insieme a Mario Ancillotti (massimo 50 spettatori).

Domenica 25 ottobre (ore 11 e ore 17) è in programma l’originale spettacolo di teatro musicale, contro la violenza di genere, “A tutte le donne”, dal titolo di un inno di Alda Merini. Con gli attori Elena Bucci e Davide Dolores a recitare testi della Merini, di Franca Rame, Mariangela Gualtieri, Serena Piccoli, Giuseppe Dolores e William Shakespeare, e musiche di Johann Sebastian Bach, André Jolivet, Dmitrij Shostakovich, Béla Bartok, Erwin Schulhoff e Alessandro Magini (una prima esecuzione assoluta) eseguite dal soprano Silvia Tocchini, da Mario Ancillotti al flauto, Matteo Fossi al pianoforte, Pino Tedeschi al violino e Gianluca Pirisi al violoncello. «Un percorso – dice Ancillotti - che attraversa i sentimenti legati a uno dei problemi più cupi e attuali dell’umanità» e in musica e parole indica la via della liberazione, della sublimazione dell’orrore. Il giorno precedente, sabato 24 ottobre alle 18, incontro a ingresso libero di “Svelare la musica” con i due attori Bucci e Dolores, con Ancillotti e Fossi, e con il compositore Magini, che illustreranno le ragioni dello spettacolo.

Infine, i sabati (ore 17 e ore 21) e le domeniche (ore 11 e ore 17) delle due settimane conclusive saranno dedicati a un focus su Beethoven nel 250° anniversario della nascita. Un’occasione per ripercorrere opere celebri assieme ad altre meno conosciute e per ascoltare musicisti noti assieme a giovani realtà. Sabato 31 ottobre “Le grandi sonate” con al pianoforte Pier Narciso Masi: Sonata op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna”, Sonata op. 53 “Waldstein”, Sonata op. 57 “Appassionata”. Domenica 1 novembre “Beethoven cortese” in collaborazione con l’Università di Firenze: Serenata op 25 per flauto, violino e viola; e Settimino op 20 per clarinetto, corno, fagotto, violino, viola, violoncello e contrabbasso. Interpreti Mario Ancillotti flauto, Yulia Berinskaya violino, Dezi Herber viola, Lorenzo Paini clarinetto, Paolo Faggi corno, Luigi Patanè fagotto, Lorenzo Cosi violoncello, Pietro Horvath contrabbasso. Sabato 7 novembre “Beethoven romantico”: Sonata per violoncello e pianoforte n. 3 in la maggiore op 69 e Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra in sol maggiore op. 58 (versione dell’autore per pianoforte e quintetto d’archi). Interpreti Gianluca Pirisi violoncello, Matteo Fossi pianoforte, Flavia Salemme pianoforte, Caterina Bernocco viola, Quartetto Savinio. Domenica 8 novembre “Beethoven metafisico”: Sonata per pianoforte n. 31 in la b maggiore op 110 e Quartetto per archi n. 15 in la min op. 132. Interpreti Matteo Fossi pianoforte e Quartetto Savinio.

Seguici sui nostri canali