Stadio Franchi: "Non possono pagare la Fiorentina e i suoi tifosi per posizioni prese da altri"
La vicenda della ristrutturazione del Franchi è al centro del dibattito nella città di Firenze.
E, mentre la squadra sul campo sta facendo fantasticare i tifosi per un finale di stagione esaltante, il prossimo futuro preoccupa non poco la comunità viola, soprattutto per il rischio di non giocare sul proprio campo nelle prossime due stagioni o di non vedere mai concluso un progetto che sarebbe fondamentale per la crescita del club, come auspicato appunto dal presidente Commisso al suo arrivo a Firenze.
Nardella: ottima collaborazione con la Fiorentina
In questi giorni sono arrivate le parole di Nardella e Giani che hanno provato a stemperare il clima: “Stiamo lavorando con grande serietà, pazienza e discrezione, in piena collaborazione con la società - ha dichiarato il sindaco di Firenze - evitando di partecipare a questa ridda di commenti e dichiarazioni sugli aspetti più importanti, come l'individuazione della soluzione per far giocare la Fiorentina durante i lavori”.
Giani: il progetto andrà avanti
"Sulla questione dello stadio - ha invece aggiunto il presidente della Regione Toscana - vedendo le prese di posizione che ci sono state a livello nazionale del ministro dello Sport Abodi, che è stato molto chiaro sul fatto che lo Stato farà una battaglia, e dello stesso ministro Fitto che ha affermato che il progetto è stato presentato con tutti crismi, sono convinto che il progetto andrà avanti”.
Siamo sicuri che dobbiamo credere alle parole del governatore?
Intanto dalla Fiorentina arrivano posizioni molto chiare sulla vicenda: “Non devono pagare la Fiorentina e i suoi tifosi per una serie incredibile di posizioni e azioni prese da altri: la Soprintendenza che quattro anni fa ha negato il progetto stadio a Commisso; il Comune che ha portato la Fiorentina alla Mercafir come unica possibilità per un nuovo stadio, il tutto finito con grande perdita di tempo e denaro e con la Mercafir che è ancora nella stessa situazione di anni fa; la Città Metropolitana che ha dichiarato che a Campi lo stadio non si sarebbe mai fatto, negando la realizzazione di infrastrutture necessarie; il Governo che dopo avere preso in carico il rinnovamento del Franchi, sembra abbia fatto errori nella presentazione e richiesta mandata a Bruxelles per il PNRR; il Comune di Firenze che per alcuni doveva richiedere i soldi non per uno stadio ma per case popolari, scuole o ospedali; il Comune di Firenze che nel bando internazionale non ha inserito la ovvia richiesta per tutti i partecipanti, di fare un progetto che prevedesse di giocare sempre al Franchi con tifoseria ridotta. E ora la soluzione per alcuni è la Fiorentina?”.
Parole, quelle che arrivano dalla società gigliata, che raccontano di una questione che, probabilmente con un po’ di buon senso, e maggiore apertura alle idee presentate già qualche anno fa dal presidente Commisso, avrebbero portato a un risultato diverso.
Sicuramente migliore per cioè che sta a cuore più di tutto e tutti: la Fiorentina.
Andrea Spadoni