Risorse statali e Next Generation EU occasione storica per rinnovare e avvicinare al nuovo millennio tutto il patrimonio scolastico provinciale
La notizia dell’assegnazione dei fondi per migliorare sicurezza, efficienza, funzionalità e aspetto delle scuole superiori dimostra che piano piano in questo paese stanno rimettendosi in fila le priorità: la scuola, lo studio, i nostri studenti, i docenti e il personale scolastico tutto.
Risorse statali per rinnovare il patrimonio scolastico provinciale
Così il referente all’Edilizia scolastica di UPI Toscana e Presidente della Provincia di Prato Francesco Puggelli in merito all’assegnazione e ripartizione da parte del MIUR degli 855 milioni di euro per il finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole secondarie di secondo grado per il prossimo quinquennio.
Più volte nel corso dei mesi passati, quando come Province ci siamo trovati ad affrontare la ripresa scolastica post-COVID al Tavolo Scuola Toscana con l’Ufficio scolastico regionale, la Regione e i Comuni, abbiamo ribadito l’importanza di guardare oltre l’emergenza e puntare a una vera e propria programmazione sul medio periodo. Ebbene è motivo di grande soddisfazione constatare che queste prime nostre richieste sono state accolte e che possiamo finalmente guardare al medio periodo per iniziare a “spuntare” l’elenco dei progetti che i nostri uffici hanno prodotto e stanno producendo.
Per il Presidente Puggelli questo passaggio – che porta nelle nove province toscane 41,4 milioni di euro tra il 2020 e il 2024 – dovrà rappresentare un primo passo rispetto a quanto avverrà con le risorse attese per piano Next Generation EU, per il quale come UPI sono state avanzate priorità di utilizzo ben precise, tra le quali ci sono le scuole, e non semplici liste della spesa.
Oltre ad essere quella fondamentale boccata di ossigeno per le nostre aziende e l’economia locale che abbiamo fortemente voluto – ha concluso Puggelli – l’occasione di ammodernare l’intero patrimonio scolastico per i prossimi cinquanta anni è soprattutto un’occasione storica unica e irripetibile: ora dobbiamo farci trovare pronti a partire da questi primi finanziamenti ed è evidente che il Governo e il Parlamento non potranno non tenere conto del necessario potenziamento delle strutture tecnico-amministrative degli enti e della stabilità della parte corrente dei bilanci, entrambe condizioni-pilastro per procedere bene e in fretta con i lavori pubblici che chiediamo con urgenza.