Dai Nidi Gratis ai Pez, passando per il Pacchetto Scuola: la Toscana investe su istruzione ed educazione
"La scuola e l’educazione hanno centralità nelle politiche della Toscana", ha commentato il presidente Eugenio Giani
Lunedì 16 settembre tornerà a suonare la prima campanella per le scuole della Toscana. Un tema quello dell'istruzione molto caro all'amministrazione regionale per parola dello stesso presidente Eugenio Giani e dell'assessora all’educazione e all'istruzione Alessandra Nardini.
"La Regione Toscana investe in maniera convinta per garantire l'accesso ai servizi per la prima infanzia e sul diritto allo studio a tutte le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi toscani. La scuola e l’educazione hanno centralità nelle politiche della Toscana e lavoriamo a un sistema di istruzione che vuole aprirsi alla comunità e alla società", dice il presidente Giani.
Il presidente della Regione - per l'occasione del ritorno tra i banchi di 450mila ragazze e ragazzi - lunedì sarà prima a Ribolla, all’inaugurazione del nuovo polo scolastico, e poi a Empoli. Le ultime azioni della Toscana sull'istruzione hanno riguardato l'asilo nido, la conferma dei PEZ e il cosiddetto "Pacchetto scuola".
Le azioni della Regione Toscana
Massiccio l’impegno per una misura innovativa come Nidi Gratis. Giani ha annunciato la riapertura del bando, che allargherà la platea di beneficiari a quota 14mila. Le famiglie che ancora non lo hanno fatto potranno presentare domanda dal 14 al 28 ottobre prossimi. Da Giani arriva anche un appello al governo a investire sugli asili nido, promuovendo un accordo con la Conferenza delle Regioni.
"Le famiglie con Isee fino a 35.000 euro che ancora non hanno fatto domanda o che hanno commesso degli errori nella compilazione - si spiega - potranno presentare domanda dal 14 al 28 ottobre prossimi. La platea delle beneficiarie e dei beneficiari di questo contributo, che permette di azzerare le rette dei nidi, che quest'anno è superiore rispetto a quella raggiunta lo scorso anno con il primo bando di 'Nidi gratis', potrà dunque ampliarsi ulteriormente. In questo modo vogliamo diffondere ancora di più una misura dalla grande valenza educativa, che si basa su un principio: il nido deve essere un diritto garantito a tutte le bambine e a tutti i bambini, indipendentemente dalle condizioni socio-economiche della famiglia di provenienza".
Tra le conferme per l’anno scolastico al via, ci sono i PEZ, i Progetti Educativi Zonali sia per l’infanzia sia per l’età scolare molto apprezzati dai territori che sono protagonisti con una governance territoriale affidata alle 35 Conferenze Zonali per l'Educazione e l'Istruzione: i primi finanziati con un milione e mezzo di euro (bando rivolto ai Comuni pubblicato oggi e aperto fino al 16 ottobre), i secondi con 6 milioni. “E poi c'è il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 'Cittadinanza di Genere'”, ricorda l’assessora Nardini a proposito della seconda edizione del bando in scadenza il prossimo 30 settembre nell’ambito del finanziamento da 5.7 milioni, che prevede, per accedere alle risorse, l'obbligatorietà di mettere in campo percorsi nelle scuole.
"Con circa 3 milioni per i prossimi tre anni diamo stabilità e aumentiamo i contributi, per sostenere il funzionamento delle Conferenze Zonali per l'Educazione e l’Istruzione e le strutture di coordinamento tecnico – chiarisce l’assessora Nardini -. Inoltre abbiamo deciso con il presidente Giani di ricostituire il Comitato di coordinamento istituzionale sulle politiche d'istruzione previsto dalla legge quadro regionale del 2002, in cui siedono rappresentanti dei territori, sia dei Comuni sia delle Conferenze zonali. Ci aiuterà a valutare e migliorare ulteriormente l’efficacia del sistema regionale dell'educazione e dell'istruzione".
Ed infine il “Pacchetto scuola”, storica misura volta a sostenere le spese scolastiche di ragazze e ragazzi provenienti da famiglie meno abbienti, finanziata con 5 milioni e mezzo tra risorse proprie regionali e statali, per il quale dal prossimo anno si sta studiando una nuova formula finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo, per incrementare le risorse.
Il commento dell'assessora Nardini
"Sono estremamente orgogliosa delle nostre scelte in materia di educazione e istruzione, a partire dalla nostra scelta sui nidi, con cui abbiamo voluto affermare un principio chiaro: il nido, l'inizio di un percorso educativo fin dai primi mesi di vita, deve essere un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini, non un privilegio per chi nasce in una famiglia che può permettersi di pagare la retta".
"E poi sulla scuola agiamo in direzione ostinatamente e orgogliosamente contraria rispetto a quanto sta facendo il Governo Meloni con il Ministro Valditara: mentre sentiamo parlare di classi separate per studentesse e studenti disabili, di tetti per studentesse e studenti che vengono definiti stranieri, e viene bocciato l'emendamento sullo Ius Scholae, con i PEZ investiamo da anni su inclusione della disabilità e intercultura convinti che la scuola debba essere per eccellenza luogo di uguaglianza".
"E poi l'orgoglio per i progetti che educano alla parità e al rispetto delle differenze quando a livello nazionale sentiamo parlare di stop alla teoria gender, semplicemente uno spauracchio usato per non destrutturare stereotipi e pregiudizi che invece abbiamo il dovere di superare se vogliamo combattere e prevenire disuguaglianze e violenza".