Calenzano: in pensione quattro volti storici della primaria
Hanno educato, formato e consigliato generazioni di bambini. «Per un docente non esiste un orario prefissato di lavoro»
Lasciano Luciani e Banchi dell’Anna Frank di Settimello e Giardiello e Liuzzo della Marchesi di Carraia. La segreteria saluta Feduzi.
L'articolo completo su Bisenziosette dell11 giugno 2021.
In pensione quattro volti storici della primaria
Andare in pensione per molte persone è sempre un momento delicato, sicuramente di gioia ma per qualcuno implica anche un distacco doloroso. Per chi ha lavorato nel mondo della scuola questo passaggio è particolarmente segnato da questi sentimenti contrastanti: chi ha svolto questo meraviglioso ma totalizzante mestiere la maggior parte delle volte lascia più di metà del suo cuore in quei plessi dove ha visto crescere e formato moltissimi bambini e ragazzi, dove ha affrontato moltissimi problemi ma anche condiviso traguardi ed esperienze fondamentali per gli alunni.
Questa fine anno scolastico ha visto il pensionamento di quattro volti veramente storici delle primarie di Settimello e Carraia: Cesira Luciani e Paola Banchi per il plesso Anna Frank ed Annarita Giardiello e Melina Liuzzo per la Concetto Marchesi.
Quattro pilastri, è davvero il caso di dirlo, dell’Istituto comprensivo di Calenzano, che con i loro sorrisi, vicinanza, consigli ed insegnamenti hanno accompagnato generazioni di piccoli e le rispettive famiglie.
«Dopo aver trascorso i miei primi anni da docente dopo le Magistrali a Campi Bisenzio - racconta Luciani - sono arrivata a Calenzano nel 1986 e non me ne sono più andata. Mi trasferii da Campi dopo aver conosciuto l’allora dirigente scolastica Cappelletti, che apprezzavo molto, ed iniziai il mio percorso in questo Comune come supplente. Dopo un primo breve periodo al Molino sono sempre stata a Settimello, dove da otto anni sono anche fiduciaria di plesso. Precedentemente avevo già ricoperto questo ruolo ma ad intervalli. Per la scuola ho sempre dato tutta me stessa, l'ho sempre amata profondamente, senza guardare l'orologio e quante ore in più il mio ruolo ha richiesto di trascorrervi. Molteplici le criticità, ma innumerevoli anche le soddisfazioni: ad esempio una mia ex alunna adesso insegna anche lei a Calenzano. Devo ringraziare di cuore gli altri colleghi ed anche i dirigenti che mi hanno sempre dato fiducia. Mi sono sempre sentita considerata e questa senza dubbio è una cosa molto positiva ed appagante. Con molti "ex" dell'Istituto comprensivo infatti sono tuttora in contatto».
Luciani ha svolto una parte della sua carriera professionale accanto all'altra insegnante che adesso con lei va in pensione, Paola Banchi. «Lei è entrata a Settimello nel 1996 e con me ha condiviso due cicli interi - aggiunge Luciani - I suoi primi anni a scuola li ha trascorsi a Pizzidimonte, per poi scegliere di raggiungermi a Settimello visto che già ci conoscevamo».
Anche Giardiello e Liuzzo sono due vere e proprie colonne delle elementari di Carraia: da ben 24 anni lavoravano gomito a gomito nella stessa classe. Dal 1982/83 erano nel plesso di Carraia. «Essere maestre non finisce con il suono della campanella - dicono - Tra noi c'è un confronto costante, non c'è giorno in cui non ci si senta per telefono prima o dopo l'orario scolastico».
I mesi della pandemia
Gli ultimi mesi sono stati molto difficili a causa della pandemia che ha costretto insegnanti ed alunni a vedersi, mediante didattica a distanza, tramite uno schermo, con tutte le limitazioni che sono ormai ben note. «In più è stato introdotto un cambio della modalità di valutazione, che ha ulteriormente posto a noi docenti nuove regole e complicazioni» - aggiunge Annarita, che negli ultimi sei anni è stata anche la fiduciaria della Concetto Marchesi.
«Lasciamo senza rimpianti - conclude Melina - arricchite da un enorme bagaglio di esperienze, conquiste e battaglie a fianco dei bambini. Di una cosa in particolare andiamo fiere: di aver sempre instaurato con tutti i genitori un buonissimo rapporto. Ciascuno nel rispetto del proprio ruolo perché noi maestre non siamo loro amiche, ma abbiamo cercato di stare accanto a tutti, dando qualche consiglio laddove ci sembrava necessario e soprattutto cercando di ascoltare e di capire bisogni e difficoltà».
Tutti i vostri piccoli alunni, e anche quelli già "cresciutelli", vi ringraziano per l'amore e la dedizione che avete dimostrato in tutti questi anni.
Anche la segreteria perde una delle sue dipendenti di maggior esperienza, Rosanna Feduzi: «Sono arrivata a Calenzano nel 1988. Mi sono sempre trovata bene, tanto da percorrere da 17 anni tutti i giorni il tragitto da Firenze. Mi sono sempre occupata della didattica inerente la scuola d'infanzia e la primaria. Andare via non è semplice ma è giusto lasciare il posto ai giovani».