tuonano le opposizioni e non solo

Giani alza l'Irpef per far quadrare i conti della Sanità: ogni toscano pagherà 400 euro in più di tasse

Chi ha un reddito tra i 28mila e i 50mila euro, il contributo sarà di 114 euro; tra i 50mila euro e i 100miladi euro 360 euro, sopra i 100mila euro 1.160 euro

Giani alza l'Irpef per far quadrare i conti della Sanità: ogni toscano pagherà 400 euro in più di tasse
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"Abbiamo un credito di circa 400 milioni verso gli imprenditori dei dispositivi medici (il payback, ndr), ma siamo costretti a dover prendere atto che questi soldi non ci vengono versati. Quindi, una tantum, dovremo far quadrare il bilancio della sanità con un'addizionale Irpef".

Tradotto per i cittadini toscani ci sarà un aumento delle tasse di una media di 400 euro all'anno. Ad annunciare la quadra è stato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Sono coinvolti 600mila toscani

La manovra dovrebbe, e il condizionale è d'obbligo, solo per un anno. O perlomeno, così hanno assicurato dal Pd. "Solo per un anno, solo per il 2024", hanno sottolineato dal Partito democratico.

Nello specifico significa che chi ha un reddito tra i 28mila e i 50mila euro, il contributo sarà di 114 euro; tra i 50mila euro e i 100miladi euro 360 euro, sopra i 100mila euro 1.160 euro.

Venerdì se ne discuterà in Consiglio regionale, ma quel che è certo è che l'addizionale Irpef aumenterà per chiunque guadagni più di 28 mila euro lordi l’anno.

I numeri nello specifico

Per la fascia da 0 a 15 mila e da 15 a 28 mila le aliquote restano all’1,42 e all’1,43%, per la fascia 28-50 mila passa per il 2024 da 1,68 a 3.32% (+2,09%), per quella sopra 50 mila da 1,73 a 3.33% (+2,10%).

Previsione d’incasso 200 milioni sui 420 mancanti al bilancio: gli altri 220 arrivano da risparmi e fondi europei spostati.

Italia Viva: "non la voteremo"

"Vogliamo comunicare la nostra posizione in merito alla sessione di bilancio che sta per iniziare, una sessione delicata - ha detto il capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, Stefano Scaramelli - Abbiamo iniziato a discutere il bilancio nelle commissioni e abbiamo sostenuto questa manovra di bilancio regionale che vogliamo continuare a sostenere.

Vogliamo essere leali ma vogliamo dire che non siamo disponibili a votare nessun aumento di tassazione tanto meno l'incremento dell'addizionale Irpef che riteniamo sia iniqua, non necessaria e non condivisa".

D'altronde lo aveva già detto anche il leader di Italia Viva, sulla propria Enews.

"Abbiamo detto al presidente della Regione Toscana che  non voteremo l’ennesimo aumento di tasse - ha scritto Renzi -  Da quando facciamo politica abbiamo sempre resistito a chi ci chiedeva di alzare le tasse in Provincia, in Comune, al Governo.

Oggi la Regione Toscana non può alzare le tasse senza aver prima fatto la revisione della spesa. In questa terra si aumentano gli stipendi agli assessori e ai manager della sanità ma poi si presenta il conto non ai ricchi, ma ai professori, agli impiegati comunali, agli operai. La trovo una scelta sbagliata".

Tuonano le opposizioni

E' una "Giani tax, altroché" hanno detto da Fratelli d'Italia.

“L'aumento delle tasse regionali per coprire il buco di bilancio in sanità è una Giani Tax. Nel 2023 il Governo Meloni ha stanziato 1,1 miliardi in più per la sanità toscana rispetto al 2019 (cioè l’ultimo anno pre-Covid): si è passati dai 6,866 milioni di 4 anni fa, ai 7,933 miliardi di quest’anno.

Risorse più che sufficienti a coprire i rincari inflattivi”.  Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci (componente della Commissione Sanità) assieme al capogruppo Francesco Torselli e al vicecapogruppo Vittorio Fantozzi a conclusione della conferenza stampa di Fratelli d’Italia sul buco di bilancio toscano.

Sull'argomento anche l'europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi:

"La sinistra si conferma il partito delle tasse. E i cittadini toscani saranno costretti a pagare di tasca propria con l’aumento dell’Irpef l’incapacità di Giani e del PD nel gestire i conti della sanità regionale".

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