Legionella, sono 14 i casi da inizio anno
Proseguono i controlli nelle tubature dell'acqua
Sono 14 i casi di polmoniti causati dal batterio legionella da inizio anno. I primi casi sono di due pazienti delle cliniche San Giuseppe e San Giuseppino ad Arezzo tra la fine del 2022 e inizio del 2023. Allora c'era stato anche il decesso delle due pazienti, due donne anziane con un quadro clinico già complicato. Dieci giorni fa un nuovo caso, questa volta senza conseguenze.
Il contagio ha portato anche alla chiusura di una scuola
Il batterio, infatti, è stato riscontrato nelle tubature della sede aretina di Estra, che ha portato poi alla chiusura degli spogliatoi, della mensa e dei bagni. Poi ancora il caso nella scuola media di Montagnano, sempre in provincia di Arezzo. «Come da ordinanza la sospensione viene disposta per consentire lo svolgimento delle operazioni di sanificazione nelle condotte idriche del plesso», scriveva la preside Elisabetta Corsetti.
Non c'è da sottovalutare, come ha sottolineato Elena De Sanctis, direttrice del settore igiene e sanità pubblica.
«Si tratta di un numero che non intendiamo sottovalutare ma, allo stesso tempo, che risulta essere abbastanza in linea con i dati degli anni passati. Ci siamo comunque allertati e abbiamo iniziato a fare verifiche sull’acquedotto della città. Una scelta che nasce dalla volontà di non sottovalutare quanto accaduto e che intende non lasciare niente di inesplorato. L’incremento dei casi censito in questo periodo è attribuibile anche a degli strascichi.
Importante è osservare una serie di norme sia nella realizzazione dei nuovi impianti idrici che nella ristrutturazione di quelli esistenti, prevedendo pompe di ricircolo dell’acqua e impianti lineari per evitare il ristagno delle acque, circostanza questa che può favorire il proliferare di legionella».
Da qui anche l'obbligo dei gestori di strutture aperte al pubblico di predisporre un piano di valutazione del rischio legionella.
Intanto l'anziana di Cortona è fuori pericolo e dovrebbe tornare presto nella rsa.