Chirurgia estetica

Mastoplastica additiva: tra desiderio e necessità

Mastoplastica additiva: tra desiderio e necessità
Pubblicato:
Aggiornato:

La mastoplastica additiva è un intervento associato al mondo dello spettacolo, alla volontà di stravolgere la propria immagine, di apparire procaci, sensuali etc. In realtà, le motivazioni che possono spingere a sostenere un intervento di mastoplastica additiva sono numerose, e coinvolgono certo la sfera estetica, ma anche quella emotiva e psicologica. Di più, possono coinvolgere anche quella sanitaria.

Ne parliamo qui, spiegando in maniera dettagliata che cosa è la mastoplastica additiva, e quindi presentando le fasi dell’operazione. Passeremo poi a descrivere la varie motivazioni, alcune delle quali “nascoste”, che spingono a fare questo intervento.

Mastoplastica additiva, una panoramica dell’intervento

La mastoplastica additiva è forse l’intervento di chirurgia plastica più famoso in assoluto. D’altronde, è il primo a essere salito alla ribalta, ad aver oltrepassato i confini della sala operatoria per entrare nell’immaginario collettivo. Paradossalmente, proprio questa fama ha contribuito a fornire di esso un’immagine in parte distorta, che suggerisce una rincorsa spasmodica alla forma perfetta, a canoni estetici inarrivabili quanto artificiali.

Eppure l’intervento di mastoplastica additiva consente di raggiungere obiettivi che non si limitano all’estetica ma coinvolgono soprattutto la sfera emotiva, sociale, psicologica e sanitaria. Approfondiremo questo punto nel prossimo paragrafo. In questo, forniamo alcune informazioni sull’intervento. Nella sua globalità, si suddivide in almeno tre fasi.

  • Fase preparatoria. In questa fase viene verificata la compatibilità con l’anestesia e viene definito un piano di intervento. Quest’ultimo tiene conto del parere del medico, delle esigenze della paziente, di evidenze di carattere sanitario.
  • Intervento. In sé, l’operazione è abbastanza semplice. Il chirurgo applica delle incisioni vicino al solco sottomammario o vicino all’areola, e da lì inserisce le protesi. Queste ultime possono essere a goccia o rotonde, testurizzate o lisce. Le migliori sono quelle a goccia e testurizzate, in quanto naturali e allo stesso tempo meno soggette a rigetto. Tuttavia, sono anche le più costose.
  • Decorso. Il decorso è simile a quello di una qualsiasi operazione di medio calibro. Per due giorni è consigliato il riposo assoluto. Mentre è consigliata l’astensione da qualsiasi attività sportiva, o almeno faticosa dal punto di vista fisico, per circa tre settimane.

La mastoplastica additiva è un intervento sicuro. O meglio, i rischi ci sono, ma sono gli stessi di un qualsiasi altro intervento che prevede dei tagli. Anche le contraddizioni sono minime, e consistono nell’incompatibilità con l’anestesia e nella sussistenza della fase di sviluppo del seno.

Le motivazioni estetiche e psicologiche

Parliamo ora delle motivazioni che spingono a sottoporsi alla mastoplastica additiva. Il “gruppo” di motivazioni più diffuso è quello che coinvolge l’ambito estetico e psicologico. In breve, si procede con la mastoplastica per ottenere un’immagine più incline al proprio canone di bellezza. La questione è meno superficiale di quanto si possa immaginare. Anzi, può avere dei risvolti profondi. D’altronde, è diritto di ogni essere umano, uomo o donna che sia, avere un corpo che corrisponda all’immagine che si ha di sé, o alla quale si aspira.

Ecco che, in chi avverte il bisogno di procedere con l’operazione, sottoporsi alla mastoplastica additiva significa porre le condizioni per stare bene con se stessi e con gli altri. Significa, perché no, godere di un aumento dell’autostima. E’ una conseguenza positiva e da non sottovalutare, che impatta in maniera drastica sulla qualità della vita.

Le motivazioni sanitarie

Ma ci sono anche altre motivazioni, oltre a quelle estetiche. Motivazioni più oggettive, e che riguardano la sfera della salute. Ecco che l’operazione si profila come la soluzione a problematiche di di natura fisica.

  • Mastectomia. Con questo termine si intende la rimozione del seno, la quale viene realizzata come drastica soluzione al cancro al seno. La mastoplastica compensa questa rimozione, restituendo alla donna la sua dimensione femminile o, più prosaicamente, l’integrità fisica.
  • Asimmetria mammaria. Per ragioni genetiche o contingenti, alcune donne si ritrovano con un seno molto più piccolo dell’altro. Non è un semplice inestetismo, ma un problema serio, che si palesa soprattutto al momento di indossare il reggiseno. La mastoplastica additiva consente di aggiungere “massa” e quindi appianare le asimmetrie.

Anormale perdita di tonicità. Questo disturbo può essere causato da problematiche fisiche e va oltre il semplice invecchiamento. La mastoplastica additiva consente non solo di aumentare le taglie, ma anche restituire al seno la giusta tonicità.

Seguici sui nostri canali