Tramvia al Duomo? Il sindaco Nardella contro l’assessora Del Re
Il capogruppo di Forza Italia chiede all’assessora di rassegnare immediatamente le dimissioni
Da oltre 10 anni si discute del passaggio della tramvia in piazza Duomo a Firenze, quella Piazza pedonalizzata dall’ex sindaco Matteo Renzi.
Il dibattito è riesploso ieri durante la seduta del Consiglio comunale, dando il via ad una vera e propria bufera politica.
Ad accendere la miccia è stata l’assessora Cecilia Del Re (nella foto qui sopra), che durante un intervento in Consiglio comunale sul nuovo Piano operativo comunale ha parlato di tramvia che arriva "nel cuore del centro storico", come se il passaggio da piazza Duomo non fosse da considerarsi un’ipotesi oramai definitivamente superata.
Il sindaco Nardella contro l’assessora
Immediata è stata la replica piccata del sindaco Dario Nardella.
“Non ho intenzione di riaprire con la mia amministrazione il tema del passaggio della tramvia dal Duomo – ha affermato - quella dell’assessora Del Re è una iniziativa di cui non ero a conoscenza, non condivisa né da me né dalla giunta”.
Razzanelli chiede le dimissioni
A schierarsi subito contro le parole dell’assessore è stato anche Mario Razzanelli, capogruppo di Forza Italia e promotore, anni fa, del referendum comunale contro il passaggio della tramvia da piazza Duomo.
“Non si torna indietro nella storia - ha commentato - c’è stato un referendum che nel 2008 ha bocciato quel progetto e non solo. Facciamo una consultazione sulla linea 3.2.1 e vediamo se i fiorentini la vogliono.
Si resta basiti a scoprire che nel 2023 a Firenze ci sia ancora chi, sedendo in giunta, affermi di voler portare il tram in piazza Duomo. Bene ha fatto il sindaco Nardella a sconfessare immediatamente la sua assessora Del Re, ma adesso ne pretenda anche dimissioni immediate.
Vogliamo ricordare, a Del Re e agli altri nostalgici dei binari sotto il Battistero, che c’è stato un referendum, nel febbraio del 2008, che ha visto quel progetto bocciato dai fiorentini. Non solo: in quell’occasione i cittadini votarono anche contro l’ipotesi di una terza linea”.
“Non solo non si può tornare indietro nella storia della nostra città, ma abbiamo anzi il dovere di guardare avanti. Se lo scempio dell’inutile VACS, con pali e fili che rovineranno piazza San Marco, sembra essere purtroppo avviato, così non è per la linea 3.2.1. Salviamo i viali di circonvallazione, viale dei Mille e Campo di Marte, salviamo Gavinana: facciamo una consultazione e torniamo a chiedere agli abitanti dei quartieri interessati se vogliono questa opera costosissima e impattante davanti alle proprie finestre di casa” conclude Razzanelli.