Silvia Noferi (consigliera regionale M5S): "Le esecutrici supplenti dei servizi per l'infanzia del comune di Firenze sono lavoratrici fantasma"
Possono essere ingaggiati anche per un solo giorno e per una massimo di 12 gg a contratto. Hanno a disposizione una sola giustificazione senza obbligo di motivazione, alla seconda occorre un certificato medico altrimenti vengono espulse dalla graduatoria.
“Le esecutrici e gli esecutori supplenti “periodi inferiori a 15 gg” dei servizi per l’infanzia del Comune di Firenze – afferma la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Silvia Noferi - collaborano con il personale educativo dei nidi e delle scuole materne. Sono di fatto lavoratori fantasma che fanno parte di una graduatoria, compilata dal Comune di Firenze in base ai risultati di un concorso che ha una durata massima di tre anni.
La protesta della consigliera
"Vengono contattati la mattina dalle 7:30 alle 9:00, fascia oraria in cui devono essere reperibili per essere destinati ai nidi o alle materne in sostituzione degli Esecutori di ruolo assenti. Possono essere ingaggiati anche per un solo giorno e per una massimo di 12 gg a contratto. Hanno a disposizione una sola giustificazione senza obbligo di motivazione, alla seconda occorre un certificato medico altrimenti vengono espulse dalla graduatoria. La loro busta paga non contiene per es. TFR, non hanno ferie e non hanno accesso alla legge 104 proprio perché i contratti inferiori ai 15 gg. non prevedono queste voci".
Esiste anche una graduatoria per periodi superiori a 15 gg. che viene invece predisposta direttamente dal Centro per l’Impiego in base al carico familiare, anzianità di disoccupazione e reddito alla quale le ESE BREVI, pur partecipando ogni anno, si posizionano sempre ultime a causa del reddito che hanno lavorando a condizioni veramente pesanti nella graduatoria BREVI.
Quando il Comune indice, sempre attraverso il CPI bandi per assunzioni a ruolo accade lo stesso, e paradossalmente vengono assunte a tempo indeterminato anche, persone che si presentano per la prima volta, che non hanno mai svolto questo lavoro e non hanno anni e anni di servizio e sacrifici alle spalle oltre alla non trascurabile professionalità. Il Comune di Firenze, a differenza di altri Comuni, non indica nei bandi dei “paletti” che vadano a favore di queste lavoratrici/lavoratori che restano sempre ed inesorabilmente fuori nonostante lavorino da tanto tempo ( 8/10 anni di media in taluni casi anche 20) restando di fatto incastrate nelle maglie del precariato senza possibilità alcuna di ottenere il meritato ruolo.
Una situazione di precarietà che perdura nonostante il consiglio Regionale il 15 gennaio 2019 abbia approvato la mozione presentata dalla consigliera Galletti che impegnava la Giunta “ad adoperarsi per modificare i criteri di formazione della graduatoria dei Centri dell’impiego e che non venga assimilato il lavoro a tempo determinato inferiore a quindici giorni allo stato di occupazione permanente.”
“Chiediamo alla Giunta Toscana - conclude la consigliera Noferi - perché ancora non si sia data attuazione a quella mozione. Ribadiamo la richiesta di stabilizzazione per questi lavoratori senza esclusione di coloro che a causa dell'emergenza Covid, non hanno potuto prestare servizio nemmeno per pochi giorni. La Giunta Regionale della Toscana a nostro avviso dovrebbe anche intervenire presso il Governo per chiedere di modificare i criteri del Decreto “Mille Proroghe” che penalizza fortemente i lavoratori “a chiamata” del settore scolastico, in particolare modo quei lavoratori che durante l'emergenza Covid sono stati impossibilitati a prestare servizio e di conseguenza sono scomparsi dall’elenco di coloro a cui fornire ristori e tutele.”, ha concluso Silvia Noferi, Consigliera della Regione Toscana del Movimento 5 Stelle.