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Sant’Anna di Stazzema: il sindaco non invita il governo alla commemorazione

"A chi si vanta di tenere in casa i busti del duce farebbe bene a farsi un giro in questi posti"

Sant’Anna di Stazzema: il sindaco non invita il governo alla commemorazione
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Il sindaco di Sant’Anna di Stazzema oggi non ha invitato nessun esponente del governo alle celebrazioni del ricordo dell’eccidio nazi-fascista del 12 agosto 1944, teatro di una delle più efferate stragi che la Resistenza ricordi, con 560 civili uccisi, di cui 130 bambini..

Sant’Anna di Stazzema: il sindaco non invita il governo alla commemorazione

Il sindaco Maurizio Verona (Partito democratico) spiega che non è una questione di colore politico: "Se vogliono, vengano loro. Mi facciano un colpo di telefono che gli organizzo una guida. A chi si vanta di tenere in casa i busti del duce farebbe bene a farsi un giro in questi posti".

Una stoccata, quella lanciata dal sindaco Verona, nemmeno troppo velata, al presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha più volte ha raccontato di possedere in casa il busto di Benito Mussolini.

Ma non solo.

Anche le frasi pronunciate dal capo comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis, sull’innocenza degli ex Nar Mambro, Ciavardini e Fioravanti nella strage di Bologna, hanno indignato il sindaco di Sant’Anna.

Uscite che certo hanno contribuito alla scelta del primo cittadino di non invitare esponenti della maggioranza di centrodestra alle celebrazioni.

Ma è lo stesso Verona a ribadire: “Un sindaco non dovrebbe invitare il governo dovrebbero essere loro, i rappresentanti di questo governo, dopo aver giurato sulla Costituzione, a mettere in agenda una visita in questi luoghi. Io metterei a loro a disposizione le guide, così possono comprendere meglio la storia. Sono luoghi che spingono a una riflessione profonda”.

Al posto del governo, il primo cittadino ha invece chiesto di essere accompagnato nei luoghi del ricordo da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna: “Lui mi ha risposto il giorno dopo, dicendomi che ci sarebbe stato alle celebrazioni. Un invito simbolico, perché Toscana ed Emilia-Romagna hanno combattuto fianco a fianco durante la Resistenza”.

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