e adesso cosa succede?

Renzi si candida e Nicola Danti si ritira dalla corsa: "So di perdere. Erano pronti santini e volantini". Tutto finito nel cestino

Il leader di Italia Viva ha annunciato la corsa a Bruxelles con l'intenzione di traslocare in caso di elezione. Di fatto questo comporta a Danti la non elezione per effetto delle preferenze con il sistema proporzionale

Renzi si candida e Nicola Danti si ritira dalla corsa: "So di perdere. Erano pronti santini e volantini". Tutto finito nel cestino
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Da Roma a Bruxelles. Si dice pronto a traslocare Matteo Renzi qualora venisse eletto come parlamentare alle prossime elezioni Europee. Perché sì, il leader di Italia Viva si candida e lo annuncia alla sua maniera.

"Mi candido e non truffo gli italiani - ha detto nelle scorse ore - Se vengo eletto vado a Bruxellese".

Ma diamogli il beneficio del dubbio perché in politica mai dire mai. Di fatto però la sua scelta ha messo il bastone tra le ruote a un fedelissimo di Renzi, Nicola Danti, che ha annunciato la sua rinuncia alla corsa alle elezioni Europee.

Pronti i volanti. E adesso?

Bisognerà pensare a come riciclare tutti i volanti e manifesti che Nicola Danti, 57 anni, già parlamentare europeo per 10 anni, aveva stampato in vista del prossimo 8 e 9 giugno.

Adesso dovrà essere tutto cestinato perché il vice presidente del gruppo Renew Europe al Parlamento europeo si è ritirato dalla corsa. Insomma, so che perdo e quindi "arrivederci e grazie".

Nicola Danti, europarlamentare

"Cari amici, la candidatura di Matteo Renzi è una buona cosa per la lista Stati Uniti d’Europa - ha scritto in un lungo post sui social - È evidente che la regola della doppia preferenza di genere impedisce a me di fare una corsa che possa avere una qualche minima possibilità di competere.

Il materiale era pronto, volantini, manifesti, santini, roll up, e come sapete non mi sono risparmiato nelle ultime settimane a girare per il collegio per fare la campagna elettorale. Ma la mia corsa finisce qui. Prima del via ufficiale. Mi scuso con tutti coloro che ho importunato nelle ultime settimane. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto parole di affetto e di stima nei miei confronti. Ora si apre un fase nuova della mia vita, il bello deve ancora venire!".

Ci eravamo tanto amati?

Non è una sorpresa l'ascesa in campo di Matteo Renzi. Aveva già accarezzato l'idea durante l'assemblea di Italia Viva a Firenze. Proprio in quella occasione tra le righe aveva fatto capire il desiderio di candidarsi.

"L'idea di mettersi candidato ultimo della lista in tutte e 5 le circoscrizioni mi piacerebbe - aveva detto durante il suo intervento - . Se mi candido, sappiate che ragionevolmente vengo eletto e ragionevolmente vado a Bruxelles. Vedo gli aspetti positivi di una mia candidatura, soprattutto vedo un aspetto personale: sono anni che mi dicono che noi non abbiamo voti".

Tutto molto ragionevole, così come la scelta che se dovesse essere eletto Renzi, accetterà di trasferirsi tra Bruxelles e Strasburgo per i prossimi cinque anni. Tradotto, Nicola Danti è automaticamente fuori. Un calcolo per effetto delle preferenze con il sistema proporzionale.

Resta da capire cosa succederà all'interno del partito e come, una figura come quella di Danti, 57 anni, verrà riciclata. Perché una celata amarezza, neanche tanto nascosta, nelle parole del parlamentare europeo c'è. Per adesso nessun commento da Matteo Renzi, che al momento preferisce lavare i panni sporchi in casa.

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