Gp di Formula Uno nel Mugello, Gandola: Ora la politica fiorentina si accorga dell’eccellenza dei territori della provincia
Tutto il mondo del comparto turistico può tornare a sognare e può farlo grazie all’area metropolitana dove insistono territori e eccellenze straordinarie.
Grande soddisfazione per la notizia emersa ufficialmente stamani del secondo gran premio d’Italia di formula uno in Mugello presso l’autodromo di Scarperia e San Piero a Sieve.
Ora la politica fiorentina si accorga della provincia
A esprimerla è Paolo Gandola, consigliere metropolitano Fi-Centrodestra per il cambiamento che aggiunge: così Firenze è sempre più grande.
"Tutta l’altra metropolitana per troppo tempo ignorata dal capoluogo continua ad esprimere grandi potenzialità disponendo sul proprio territorio di infrastrutture e strutture di primissimo piano, vere e proprie eccellenze, dal Mugello, al Chianti, dalla Valdisieve alla Piana Fiorentina. Grazie allo straordinario impianto presente in Mugello, che ha recentemente superato il test ambientale per le politiche di sostenibilità adottate, l’Italia torna ad ospitare due GP di Formula Uno per la prima volta dal 2006. Un risultato straordinario del quale andare fieri. Ma il risultato da rimarcare – commenta ancora il consigliere metropolitano – è un altro non di secondaria importanza. Proprio quando Firenze vive il suo momento peggiore, a causa del turismo ancora bloccato dopo il lockdown e a causa anche e soprattutto di sbagliate politiche di promozione e di costruzione della città, tutto il mondo del comparto turistico può tornare a sognare e può farlo grazie all’area metropolitana dove insistono territori e eccellenze straordinarie. Un'occasione in più per far comprendere alla politica fiorentina, come sia necessario aprirsi e fare sistema anche e soprattutto verso i territori della provincia. Luoghi dove non vanno collocate le funzioni sgradite al capoluogo, come si è cercato di fare per decenni, ma anzi, territori dove insistono strutture che ci rendono orgogliosi di vivere in Toscana. Adesso è tempo di invertire la rotta e di rivedere tutto il sistema viario per rendere l’area metropolitana davvero collegata con Firenze. E questo spetta alla città metropolitana farlo", conclude Gandola.