Due morti sul lavoro tra Pistoia e Prato, Capecchi (FdI): “Serve maggior prevenzione”
Dopo le ultime tragiche morti sul lavoro avvenute nel giro di pochi giorni e che hanno coinvolto le province di Pistoia (dove sono avvenute) e Prato (dove viveva il tunisino morto questa mattina), anche la politica si interroga su come intervenire perché queste non si ripetano.
Due morti sul lavoro tra Pistoia e Prato
Così Alessandro Capecchi, consigliere regionale Fratelli d'Italia, ha infatti dichiarato:
“Non possiamo che essere partecipi al dolore e stringerci attorno ai familiari per la tragica scomparsa di Romulo Sta Ana, il rider di Montecatini Terme morto in un incidente mentre stava effettuando una consegna e Sabri Juaballah, il giovani operaio pratese di soli 22 anni che ha perso la vita mentre si trovava a lavoro in un'azienda di filati di Montale. Nell'arco di pochi giorni Pistoia e Prato hanno perso due lavoratori segnando profondamente le rispettive comunità. La Toscana, secondo i dati dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro del 2019, è ottava in Italia per numero di morti sul lavoro. Mentre nel 2020 gli incidenti sul lavoro sono passati da 69 a 63 ma a fronte di un monte orario ridotto dell'8% a causa del lockdown. La sicurezza sul luogo di lavoro non è un optional ma un diritto. La Regione Toscana deve attivarsi per favorire un’azione diffusa di prevenzione sul luogo del lavoro, le morti bianche non sono in alcun modo tollerabili”.