Caro affitti studenti, la giunta Nardella aumenta i posti a canone calmierato
Con l’applicazione del 30% agli interventi previsti si stima possano essere reperiti circa 1.000 in più
Nelle ultime settimana sono state molte le proteste degli studenti fuori sede, che lamentano il caro affitti. Prezzi troppo alti da sostenere. E la questione tocca molto da vicino anche Firenze dove per un posto letto si paga fino a 600 euro al mese.
Da qui la decisione della Giunta Nardella di aumentare dal 20% al 30% i posti letto a canone calmierato all’interno degli studentati privati.
“Il problema degli affitti esorbitanti per gli studenti sta esplodendo in maniera esponenziale - ha detto il sindaco Dario Nardella -: solo pochi giorni fa abbiamo assistito alla protesta degli studenti in tenda in tutta Italia.
Per questo motivo, oltre ai nuovi studentati pubblici già previsti vogliamo aumentare la quota di posti letto ad affitto convenzionato negli studentati privati: la norma è già inserita nel Piano operativo e prevede il 20% dei letti totali ma con la delibera di oggi abbiamo portato questa quota al 30%”.
Obiettivo avere posti letto a prezzi calmierati
“Lo scopo - ha spiegato il primo cittadino della città gigliata - è avere a disposizione posti letto a prezzi calmierati e aiutare anche quella ‘fascia grigia’ di studenti che non accedono alle graduatorie dell’azienda del diritto allo studio ma non possono nemmeno permettersi un affitto a prezzi di mercato”.
Con l’applicazione del 30% agli interventi previsti si stima possano essere reperiti circa 1.000 posti letto ad affitto calmierato che si vanno ad aggiungere ai 250 pubblici già previsti all’ex caserma Lupi di Toscana e a San Salvi.
La stessa delibera elimina anche la possibilità di utilizzare gli studentati come ostelli per due mesi [luglio e agosto], prevista anch’essa nel POC che a sua volta aveva ridotto dai precedenti tre mesi anche non consecutivi.
“Il percorso del Piano Operativo - sottolinea il sindaco - prevede una fase di osservazioni, attualmente in corso, e l’approvazione finale entro l’anno. In questi mesi siamo al lavoro in maniera serrata per perfezionarlo e integrarlo e questa delibera di oggi è il primo step per renderlo più adeguato alle necessità che sono emerse sul tema del caro affitti”.