Scuola "Gianni Rodari" di Cerbaia: insieme per il clima
Educazione alla cittadinanza consapevole e attiva
Hanno partecipato anche gli studenti delle elementari di Cerbaia, scuola "Gianni Rodari", Istituto comprensivo "Il Principe" di San Casciano in Val di Pesa, alle tante manifestazioni che hanno coinvolto tutto il territorio contro i cambiamenti climatici venerdì 15 marzo 2019.
In fila, con cartelli colorati e con messaggi ben chiari: «Se continuare a perdere tempo, poco rimarrà a noi».
Così bambine e bambini, maestre e maestri, personale ata si sono riuniti nel giardino antistante la scuola, cantando «Sing for the climate».
La loro però non è stata solo una protesta e un invito ai cittadini a stare più attenti.
Nei giorni prima della manifestazione si sono documentati, hanno discusso e guardato insieme i video che riprendevano Greta Thunberg, la ragazzina di 16 anni diventata per loro e per il mondo intero un modello positivo da ascoltare e seguire.
È nata così in loro e nel corpo docente la voglia di fare qualcosa, di contribuire e di avere il coraggio di manifestare la propria indignazione per sprechi, consumi, inquinamento, utilizzo scellerato del pianeta. Ma soprattutto il desiderio di abbattere ogni forma di passività che non deve convivere con l’ambiente educativo il cui compito è anche quello di stimolare la crescita di futuri cittadini consapevoli.
«Credo sia importante educare a una cittadinanza attiva e consapevole», ha commentato il dirigente scolastico, Marco Poli. «Questo tipo di attività porta a riflettere sulle azioni quotidiane, a migliorarsi nell'agire, in questo caso, nei confronti della natura, del pianeta, di ciò che ci circonda, aiutando a formare i futuri cittadini di domani. A scuola i ragazzi hanno potuto comprendere, insieme ai loro insegnanti, l’importanza dell’impegno nei confronti della sostenibilità ambientale».
Un’educazione a una cittadinanza che vuole essere trasformativa, per costruire concetti, abilità, valori e attitudini di cui gli studenti hanno bisogno per contribuire non solo a una visione del mondo, ma a una sua costruzione più inclusiva, giusta e portatrice di pace.
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