Melegatti risorge dalle ceneri: a ruba i pandori
I 500mila pezzi sfornati stanno avendo un successo oltre ogni apettativa.
Debiti, lavoratori in cassa, poi il fallimento. Quasi un anno dopo torna a splendere il sole sulla Melegatti, che come la Fenice, sembra davvero risorta dalle proprie ceneri. Una storia a lieto fine, per una volta… e “natalizia” al 100%, è proprio il caso di dirlo.
LEGGI ANCHE: La ricetta del Pandoro, storia e curiosità e Boicottaggio pandoro padano da parte del Sud?
Successo oltre ogni aspettativa
“Un grande regalo di Natale, da dedicare a tutti i lavoratori della Melegatti e, come buon auspicio e augurio, a tutti coloro che stanno vivendo un momento di difficoltà lavorativa”.
Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprime la sua soddisfazione per le ottime notizie di mercato che giungono dalla Melegatti, storica azienda dolciaria veronese, i cui pandori, sfornati in 500 mila pezzi, stanno avendo un successo superiore a ogni aspettativa.
“Si è creduto fortemente nella possibilità di un miracolo”
“Quella di Melegatti – aggiunge il governatore – è stata una vicenda sofferta, arrivata a un passo dall’epilogo peggiore, e risolta grazie alla determinazione ferrea dei suoi lavoratori e alla lungimiranza di un’impresa che ha creduto nella possibilità di un miracolo. Il resto l’ha fatto la gente che, capito con grande sensibilità il dramma vissuto, ha voluto dare il suo contributo acquistando tantissimi di quei Pandori che hanno rischiato di non esserci più, e che mi auguro invece ci saranno sempre sulle tavole dei veneti e degli italiani”.
DAL BARATRO A NUOVI SUCCESSI, LA CRONISTORIA:
Melegatti, anche Alessandro Gassmann saluta il ritorno al lavoro degli operai
Melegatti, gli operai sono tornati a lavorare
Melegatti, questa volta si riparte per davvero
Arrivano i prestiti, torna a produrre la Melegatti
LEGGI ANCHE: PENSIONE QUOTA 100, LA PAROLA A CHI RISCHIA DI LAVORARE DI PIU'