Manovra: pensioni quota 100, chi rischia di lavorare di più

Su Bisenziosette il 30 novembre uscì un approfondimento sulla manovra adesso in Senato per le pensioni a quota 100, con alcune testimonianze di chi sta per andare in pensione.

Manovra: pensioni quota 100, chi rischia di lavorare di più
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Mentre in Senato continua la discussione a colpi di lite, l'ultima per aver saltato la Commissione ed essere arrivata direttamente in Aula, molti lavoratori italiani stanno cercando di capire cosa accadrà.

Su Bisenziosette il 30 novembre uscì un approfondimento sulla manovra adesso in Senato per le pensioni a quota 100, con alcune testimonianze di chi sta per andare in pensione.

Manovra, pensioni quota 100: la testimonianza

L’abolizione della Legge Fornero è stato uno dei cavalli di battaglia della Lega durante le elezioni politiche e continua a essere uno dei punti su cui il partito di Salvini è deciso ad andare avanti. In tanti quindi adesso si interrogano sui benefici della famosa “quota cento” che dovrebbe ridurre i tempi per il pensionamento. La questione al momento è molto discussa in tv e sulla stampa, mentre tra i sindacati s’invita alla cautela non essendoci ancora una legge a cui fare riferimento che permetta di dare risposte chiare ai dubbi dei cittadini.
Mentre c’è chi spera di andare in pensione prima però c’è anche chi avanza i primi dubbi e rischia di veder allontanarsi ancora di più la pensione nel caso entrasse in vigore la riforma.

«Per il momento posso basarmi solo su quello che ho sentito in televisione - ha detto Alessandro, che lavora in una ditta di Signa - Ho iniziato a lavorare quando non avevo ancora 16 anni. Con la legge attuale dovrei andare in pensione nel 2024, a 60 anni. Con quota cento invece rimane fisso il traguardo dei 62 anni di età e un minimo di 38 di lavoro. Io ho già maturato i 38 anni di lavoro, mi manca solo l’età. Con la nuova legge però rischio di dover lavorare due anni in più prima di arrivare alla pensione».

Oltre alla possibilità di dover lavorare più a lungo di quanto previsto con le norme attuali c’è un altro elemento che preoccupa l’operaio.

«Ogni tanto vado a controllare il sito dell’Inps - ha spiegato - E’ molto preciso e dettagliato e si può anche avere una stima di quanto di dovrebbe prendere di pensione, ovviamente se la persona non cambia il lavoro che sta facendo in quel momento. All’inizio dell’anno ho controllato e mi venivano circa 1350 euro lordi, quindi più o meno l’80% del mio stipendio di adesso, recentemente sono tornato a controllare e ho visto che risultavano circa 1290 euro lordi».

Decisamente una brutta sorpresa per chi lavora da anni.

«Parlano tanto di questa legge ma se le cose stanno così non è giusto per chi come me ha iniziato a lavorare quando ancora era minorenne».

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