Vaiano

La Filati Omega sfida la pandemia con l’ecosostenibilità

L’azienda è nata nel 1962 grazie allo spirito imprenditoriale di quattro fratelli e nel 2004 è diventata Filati Omega.

La Filati Omega sfida la pandemia con l’ecosostenibilità
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Vaiano, la Filati Omega sfida la pandemia con l’ecosostenibilità. Il sindaco Bosi e la giunta hanno visitato l’azienda che continua a investire.

La Filati Omega sfida la pandemia con l’ecosostenibilità

Un’azienda modello che sfida la pandemia con la sua scelta a tutto campo per l’ecosostenibilità e continua a investire con coraggio. Per questo sindaco di Vaiano, Primo Bosi - insieme al vicesindaco Marchi e agli assessori Boni e Fioravanti - ha voluto visitare questa mattina la Filati Omega della Briglia, impresa che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del territorio, una delle 66 filature attive nel distretto pratese (69 nell’area vasta)- erano 91 nel 2013 – censite dalla recente mappatura elaborata da Confindustria Toscana Nord.

“È giusto raccontare un’esperienza positiva in un momento così particolare, serve un messaggio di speranza – commenta Bosi – Filati Omega è un modello che insegna che investendo nello sviluppo ecosostenibile e facendo squadra si riparte”.

“Dopo la crisi dei mesi scorsi dal primo di marzo siamo riusciti a riportare la cassa integrazione a zero ore -  racconta Gabriele Innocenti che con due soci guida l’azienda -  Negli ultimi cinque anni l’azienda ha fatto la scelta di campo dell’ecosostenibilità, la green e circular economy sono diventate concretezza  anche attraverso il marchio del Cardato recycled made in Prato e certificazioni di produzione come RWS - RAF,  il più importante standard per la certificazione di prodotti che contengono lana da allevamenti gestiti in modo responsabile, e GRS che garantisce il prodotto effettivamente ricilato il rispetto dei criteri ambientali e sociali in tutte le fasi del filiera produttivi”.

Tutte le aziende partners di produzione hanno sede sul territorio del distretto e sono dislocate nel raggio di 15 km. ”L’indotto della Omega Filati comprende una roccatura , un vaporizzo, tre filature e una ritorcitura – spiega Innocenti – ed è il circolo virtuoso di collaborazione a garantire qualità, efficienza e competitività”.

Non solo. Per garantirsi l’autosufficienza energetica la Filati Omega ha installato 625 pannelli fotovoltaici, mentre nei prossimi tre anni tutto il parco mezzi sarà elettrico o ibrido.

Un processo di produzione raffinatissimo porta al recupero di materiali - tutti acquistasti da commercianti del territorio pratese - altrimenti destinati a diventare rifiuti e alla nobilitazione di prodotti di scarto, rigenerati e a nuova vita e trasformati in filati pregiati.  Durante la fase del recupero non viene utilizzato alcun prodotto chimico.

La storia

L’azienda è nata nel 1962 grazie allo spirito imprenditoriale di quattro fratelli e nel 2004 è diventata Filati Omega. Nel 1974 l’impianto produttivo è stato trasferito da Prato a Vaiano, in un immobile di 6 mila metri quadrati. Nei primi anni ’90, con l’arrivo in azienda della seconda generazione, la Filati Omega diventa - da produttore conto terzi - una delle industrie di produzione e commercio di filati cardati tra le più apprezzate del panorama nazionale ed internazionale. Attualmente i suoi filati vengono utilizzati per la produzione di tessuti per arredamento, per abbigliamento, maglieria e accessori dei principali brand mondiali.

Stamani con il sindaco si è parlato anche di infrastrutture e mobilità. Bosi ha assicurato l’impegno per studiare ipotesi di viabilità che garantiscano un collegamento più rapido sia con Prato – cercando di sciogliere il nodo critico di Santa Lucia – sia verso l’area industriale di Montemurlo.

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