Dopo l'aggressione a Barbara Capovani

Psichiatra uccisa, Odontoiatri di Firenze: “Saremo in piazza a Pisa”

La commissione albo fiorentina e Andi Firenze: “Le istituzioni riflettano sulla vulnerabilità degli operatori sanitari”

Psichiatra uccisa, Odontoiatri di Firenze: “Saremo in piazza a Pisa”
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«Saremo presenti alla fiaccolata di Pisa in memoria di Barbara Capovani, vigliaccamente uccisa fuori dall’ospedale in cui lavorava». Così i dentisti dell'area fiorentina, rappresentati dalla commissione Albo Odontoiatri di Firenze e da Andi Firenze, si uniscono al lutto dei familiari della dottoressa Barbara Capovani, uccisa da un atto di inconcepibile violenza.

«La sua morte - dicono Alexander Peirano, presidente della commissione Odontoiatri, e Valerio Fancelli, presidente di Andi Firenze - impone alle Istituzioni una piena riflessione sulla condizione di incertezza e vulnerabilità di tutti i professionisti e gli operatori della sanità che prestano la loro opera unicamente finalizzata alla cura dei cittadini.

A tutti i colleghi della area Asl Toscana nord-ovest e più in generale a tutti i colleghi su scala nazionale vittime di aggressioni - dicono Peirano e Fancelli - va la nostra totale solidarietà auspicando che le Autorità e le Forze dell'Ordine, nelle quali riponiamo la massima fiducia, cerchino una soluzione di tutela del personale sanitario».

L'aggressione della psichiatra Capovani

Barbara Capovani è stata uccisa da un suo ex paziente Gianluca Paul Seung. Ha lottato tra la vita e la morte dalla sera di venerdì 21 aprile 2023 fino quasi allo scoccare della mezzanotte, tra domenica 23 aprile e lunedì 24.

Le sue condizioni erano disperate. Poi, domenica 23 aprile, è arrivato il bollettino medico congiunto dell’azienda ospedaliero - universitaria di Pisa e l’Azienda Usl Toscana nord - ovest. “Sì è conclusa alle 23.40 la procedura di accertamento di morte con criteri neurologici - si scrive nella nota -. Come già preannunciato nel precedente bollettino medico, si procederà alla donazione degli organi così come da volontà espressa in vita dalla dottoressa Capovani, condivisa dai familiari e autorizzata dal magistrato”.

 

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