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Monteriggioni "si veste" di Medioevo per la tradizionale festa: boom di presenze

Si è conclusa da qualche giorno l'evento nel borgo. Tanta la soddisfazione

Monteriggioni "si veste" di Medioevo per la tradizionale festa: boom di presenze
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Si è chiuso il sipario alla trentesima edizione della Festa Medievale a Monteriggioni. Un successo di musiche, balli e costumi tutti attinenti al Medioevo. Ritorna così dopo tre anni di stop a causa del Covid, la kermesse che ha raccolto a se ben 8mila presenze.

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«La Festa medievale – afferma l’assessore alla Cultura e al Turismo, Marco Valenti – è un’iniziativa fatta di tre componenti specifiche: le associazioni del territorio, il gruppo storico e culturale de L’Agresto (con le sue varie componenti) e gli artisti. Questo è il fulcro dal quale poi si sviluppa tutta la rete organizzativa della Festa. Abbiamo, inoltre, confermato il consueto rapporto con la Monteriggioni A.D. 1213 s.r.l.

L’insieme di questi soggetti ha dato la possibilità di raggiungere l’importante obiettivo di costruire una Festa di qualità. Il format innovativo è riuscito ad intercettare nuovi target di pubblico e rafforzare la [nk-video player-id="default" video-id=""collaborazione con le associazioni del territorio. Sottolineo inoltre il ruolo fondamentale del direttore artistico Matteo Marsan, una persona che fa “girare” la festa come poche».

Le presenze attestate nel fine settimana della Festa sono di oltre ottomila visitatori.

Tre giorni durante i quali l’attendibilità e la qualità sono state un principio fondante, senza, però dimenticare di regalare ore di spensieratezza. Monteriggioni, infatti, vuole basarsi su buone pratiche e su buone ricostruzioni di ambientazione, con attenzione e cura; unendo ciò al divertimento per grandi, piccoli, giovani e famiglie.

«La soddisfazione per il successo di questa trentesima edizione è grande ed il merito è di tutti gli organizzatori e delle associazioni del territorio, che voglio ringraziare ancora una volta – afferma il primo cittadino di Monteriggioni, Andrea FrosiniÈ stata una vera e propria sfida, perché siamo ripartiti dopo tre anni di interruzione forzata durante i quali erano maturate molte aspettative che non volevamo deludere.

Abbiamo perciò deciso di introdurre delle novità quali ad esempio il cambio di format, l’ingresso gratuito per i residenti e un prezzo accessibile per i non residenti, l’affidamento della realizzazione del manifesto a un artista di chiara fama, l’istituzione del premio culinario 'La XV Torre'. La grande presenza di pubblico ci ha dato ragione delle scelte fatte».

 

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