Prato

Fondazione Cassa di Risparmio presenta offerta per Collezione Palazzo Alberti

Fondazione Cassa di Risparmio presenta offerta per Collezione Palazzo Alberti
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Collezione Palazzo Alberti, la Fondazione oggi pomeriggio ha presentato un’offerta non vincolante ai liquidatori.

Fondazione  presenta offerta per Collezione Palazzo Alberti

La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, nel pomeriggio di ieri, ha presentato un’offerta non vincolante per l’acquisizione della collezione di Palazzo degli Alberti alla Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa. L’offerta - per i quattro lotti proposti - fa seguito all’avviso dei commissari liquidatori, in scadenza alla mezzanotte di oggi, per l’avvio del processo competitivo avente per oggetto la vendita dei beni della Popolare di Vicenza con riferimento a Palazzo degli Alberti a Prato, a Palazzo Thiene a Vicenza e a Palazzo Soranzo-Novello a Castelfranco Veneto.

“La collezione è un patrimonio della città ed è indissolubilmente legata a Palazzo Alberti in forza del vincolo pertinenziale della Soprintendenza che lo caratterizza come unicum espositivo - sottolinea il presidente della Fondazione, Franco Bini - È vero che resta pendente l’appello al Consiglio di Stato presentato dagli stessi liquidatori ma il  vincolo, di cui la Fondazione auspica la conferma definitiva, colloca la collezione integralmente nel Palazzo, anche nel caso in cui ad acquisire  le opere che ne fanno parte  siano proprietari diversi”.

La presentazione dell’offerta si inquadra nella fase preliminare del processo di vendita dei beni, a cui dovrà poi seguire una fase di esame delle offerte e la successiva presentazione di offerte vincolanti da parte dei potenziali acquirenti.

Nell’avviso dei liquidatori la collezione di Palazzo degli Alberti risulta divisa in quattro lotti anche se viene specificato il comune vincolo pertinenziale. Il primo lotto comprende 121 dipinti, 1 stampa, 16 sculture ed un tappeto, nel secondo lotto c’è La coronazione di spine del Caravaggio, nel terzo La Crocifissione di Giovanni Bellini, nel quarto La Madonna col bambino di Filippo Lippi.

Nell’avviso i commissari liquidatori specificano comunque che la cessione dei beni è condizionata al mancato esercizio della prelazione da parte delle autorità competenti.

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