Cervelli in fuga dall'Italia fascista: la ricerca sull'alto prezzo culturale pagato
Un progetto che indaga il prezzo pagato dall'Italia durante il periodo fascista e la conseguente fuga di numerose figure intellettuali del tempo. Nel comitato anche Liliana Segre
"Intellettuali in fuga dall'Italia fascista" è il primo progetto di ricerca che documenta in maniera precisa la fuga di cervelli che l'Italia subì durante il periodo fascista, causato anche dalle leggi razziali.
Tutto nasce nel 2018
Un prezzo da pagare altissimo in termini di risorse scientifiche e culturali in genere, il quale si è ripercosso sulle generazioni a venire. La ricerca, ideata e diretta da Patrizia Guarnieri nel 2018, anno dell'80° anniversario delle leggi razziali, si è materializzata in un sito web con il supporto di Regione Toscana e vari enti.
Intellettuali in fuga ricostruisce le storie di tante vite, di fughe fuori dall'Italia, con il supporto di mappe, informazioni, fotografie, racconti e molto altro. Scienziati, artisti, professori e studenti, uomini e donne lasciarono l’Italia per motivi politici e razziali.
Il sito web
In questo momento il portale ha raccolto la bellezza di 392 nominativi di intellettuali scappati durante il Ventennio fascista, ben 804 familiari, messo assieme 159 e lo strepitoso numero di 1950 fotografie.
Tutti elementi con i quali ricostruire le "vite in movimento" di ognuna di queste persone. Migranti, esuli, rifugiato politici. Ognuno di loro racconta una storia unica e racconta dell'alto prezzo pagato dalla nostra nazione, privata di menti brillanti. Uomini e donne dall'ingegno ragguardevole costrette ad abbandonare il nostro paese.
Un trend tornato, ahimè caro, negli ultimi anni con orde di giovani studenti costretti ad emigrare per cercare lavoro e fortuna all'estero. Addii di tutt'altro stampo, legati ad economia e non certo al razzismo, ma entrambi accomunati da un medesimo valore politico e culturale.
L'ingresso di Liliana Segre
Il progetto ha inoltre costituito da poco un comitato scientifico di altissimo livello tra cui l'ultimo prestigioso ingresso della senatrice Liliana Segre, che si aggiunge ad una schiera di studiosi provenienti da ogni parte del globo.
“Il comitato è nato adesso perché adesso il progetto è già in fase avanzata - spiega Patrizia Guarnieri-. L’adesione della Senatrice Segre per noi è un riconoscimento prestigiosissimo e uno stimolo a proseguire con ancor più desiderio di ampliare la conoscenza di tutti coloro che non conoscono questa storia".