UNA VERA PIAGA

I cinghiali divorano tutto il farro IGP della Garfagnana: tra 10 anni non ci sarà più un chicco

Il rischio concreto è di veder sparire tutte le coltivazioni di farro in Garfagnana. I coltivatori chiedono aiuto, Coldiretti pensa all'intervento dell'esercito

I cinghiali divorano tutto il farro IGP della Garfagnana: tra 10 anni non ci sarà più un chicco
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La Garfagnana è alle prese con la piaga dei cinghiali. Negli ultimi anni gli ungulati si sono scagliati sui raccolti degli agricoltori toscani puntando soprattutto i raccolti di farro, il fiore all'occhiello delle coltivazioni della zona tanto da avere la certificazione di Indicazione Geografica Protetta.

Sproporzione netta

I cinghiali arrivano in massa dal bosco fino alle case e alle aziende agricole facendo razzia di tutto ciò che gli capita a tiro. Un problema gravissimo che sta mettendo a serio pericolo decine di imprenditori della Garfagnana. Gli animali dovrebbero essere in un numero di circa 2,5 ogni 100 ettari ma la sproporzione tocca ormai i 10 esemplari ogni 100 ettari, con pericoli elevati per persone e viabilità stradale.

Produzione dimezzata

Anche quest'anno si parla di circa 4 ettari di coltivazione spazzati via, con ripercussioni pesantissime a livello economico per tutti i coltivatori. Negli ultimi 10 anni la produzione è stata pressoché dimezzata e in una fascia di tempo altrettanto lunga il rischio è quello di vederla sparire completamente.

"Se si continua così presto nessuno pianterà più farro - ha detto Lorenzo Satti, Presidente del Consorzio di Tutela del Farro della Garfagnana IGP -. Siamo passati da 60-70  aziende che producono a farro ad appena 30-35. La tendenza è netta e il rischio è che si arrivi a una fine totale della produzione".

Un danno di proporzioni gigantesche per la Toscana intera, la quale può vantare un prodotto eccellente e richiestissimo sul mercato. Un danno specifico per chi lo coltiva, tra produzioni a zero e terreni distrutti da dover abbandonare.

Interviene l'esercito?

La soluzione, fin qui ancora da individuare, potrebbe addirittura essere quella di coinvolgere l'esercito come pensato da Coldiretti Lucca, anche per combattere la diffusione di malattie.

“Stiamo assistendo all’estinzione di una delle più importanti eccellenze agricole della Garfagnana e della Toscana tutta, per di più in aree altrimenti abbandonate – ha spiegato Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca –. Il farro è uno dei prodotti più richiesti sul mercato e nei piatti, è simbolo della Garfagnana e i cinghiali lo stanno eliminando".

 

 

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